Nella rappresentazione della società livornese di età moderna ci si è spesso serviti del mito di una città tollerante e cosmopolita, dove le relazioni tra individui di religione e cultura diversa sarebbero sempre state all’insegna del rispetto e della collaborazione, soprattutto per ragioni di carattere commerciale. Così facendo si rischia tuttavia di dimenticare che, a fianco della sua natura di porto mercantile, Livorno era anche la sede di una enorme prigione di schiavi. La vita all’interno del Bagno era dominata da logiche di violenza e corruzione che oltrepassavano sì le barriere culturali ed etniche tra schiavi musulmani, forzati cristiani e ministri granducali, ma in modi piuttosto diversi da quelli della città. Sulla base di documentazione archivistica inedita si cercherà di portare nuova luce su questo aspetto poco conosciuto della storia livornese.
Crimini, violenza e corruzione nel Bagno di Livorno: gli schiavi "turchi" in alcuni processi del XVII secolo
SANTUS C
2016-01-01
Abstract
Nella rappresentazione della società livornese di età moderna ci si è spesso serviti del mito di una città tollerante e cosmopolita, dove le relazioni tra individui di religione e cultura diversa sarebbero sempre state all’insegna del rispetto e della collaborazione, soprattutto per ragioni di carattere commerciale. Così facendo si rischia tuttavia di dimenticare che, a fianco della sua natura di porto mercantile, Livorno era anche la sede di una enorme prigione di schiavi. La vita all’interno del Bagno era dominata da logiche di violenza e corruzione che oltrepassavano sì le barriere culturali ed etniche tra schiavi musulmani, forzati cristiani e ministri granducali, ma in modi piuttosto diversi da quelli della città. Sulla base di documentazione archivistica inedita si cercherà di portare nuova luce su questo aspetto poco conosciuto della storia livornese.Pubblicazioni consigliate
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