Nell’Europa dei Lumi, vivo è il dibattito sull’opportunità della diffusione dell’innesto del vaiolo, a favore della quale in Italia si schiera, oltre alla rivista «Il Caffè» (per voce di Pietro Verri), il medico Giovanni Maria Bicetti de’ Buttinoni, accademico Trasformato. Argomento al contempo scientifico, sociale e di attualità, il tema della pratica inoculatoria viene ripetutamente trasposto in versi, secondo modalità e forme poetiche divise fra registro encomiastico e intento didattico-descrittivo. Oltre a Parini, autore di un’ode dedicata al Bicetti de’ Buttinoni, altri poeti contribuiscono a illustrare, individualmente o in volumi collettanei allestiti in ambito accademico, i risultati della profilassi antivaiolosa, favorita anche dall’esempio offerto da regnanti e famiglie nobiliari. Il contributo si propone di esaminare le peculiarità, i motivi ricorrenti, le possibili fonti e derivazioni dei testi che, fra la seconda metà del Settecento e gli inizi del secolo XIX, in un panorama politico e letterario quanto mai vario, trattano della vaiolizzazione (e, poi, della vaccinazione) come soggetto celebrativo e per il suo significato civile, contribuendo alla diffusione in Italia di un tema di risonanza europea.
Ai margini d'Arcadia: versi sull'innesto del vaiolo
Rosa Necchi
2022-01-01
Abstract
Nell’Europa dei Lumi, vivo è il dibattito sull’opportunità della diffusione dell’innesto del vaiolo, a favore della quale in Italia si schiera, oltre alla rivista «Il Caffè» (per voce di Pietro Verri), il medico Giovanni Maria Bicetti de’ Buttinoni, accademico Trasformato. Argomento al contempo scientifico, sociale e di attualità, il tema della pratica inoculatoria viene ripetutamente trasposto in versi, secondo modalità e forme poetiche divise fra registro encomiastico e intento didattico-descrittivo. Oltre a Parini, autore di un’ode dedicata al Bicetti de’ Buttinoni, altri poeti contribuiscono a illustrare, individualmente o in volumi collettanei allestiti in ambito accademico, i risultati della profilassi antivaiolosa, favorita anche dall’esempio offerto da regnanti e famiglie nobiliari. Il contributo si propone di esaminare le peculiarità, i motivi ricorrenti, le possibili fonti e derivazioni dei testi che, fra la seconda metà del Settecento e gli inizi del secolo XIX, in un panorama politico e letterario quanto mai vario, trattano della vaiolizzazione (e, poi, della vaccinazione) come soggetto celebrativo e per il suo significato civile, contribuendo alla diffusione in Italia di un tema di risonanza europea.Pubblicazioni consigliate
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