INTRODUZIONE Spesso i genitori di bambini e bambine in età prescolare segnalano che hanno difficoltà nel far loro mangiare le verdure, e numerosi studi indicano in questo periodo il massimo della riluttanza ad assaggiare nuovi cibi e a mangiare cibi non graditi (food fussiness). Il nostro studio si propone di confrontare il consumo di verdure in tre differenti paesi europei (Italia, Gran Bretagna e Polonia) e di esplorare i fattori ambientali e individuali (relativi al bambino o al genitore) che in ogni paese predicono il consumo di verdure. METODO Abbiamo effettuato una inchiesta on-line raccogliendo diverse misure standardizzate relative al consumo di verdure (VegFFQ), al comportamento durante il pasto (CEBQ-FF), agli obiettivi educativi dei genitori rispetto al pranzo (FMGs), nonché le informazioni socio-demografiche sulle famiglie. 408 famiglie hanno risposto all’indagine (Italia: N = 61, Polonia: N = 124, Gran Bretagna: N= 225). I bambini avevano un’età media di 32 mesi (DS=9 mesi). L’indagine è di tipo quasi-sperimentale, confrontando i tre gruppi di risposte tramite t-test e analisi della varianza. Inoltre è stata svolta un’analisi di regressione per valutare i possibili predittori nel consumo di verdure nei tre paesi. RISULTATI I primi risultati dimostrano una certa variabilità tra i paesi, sia nel consumo di verdure (le famiglie polacche sono quelle con un consumo maggiore – circa 3 porzioni al giorno, mentre le famiglie italiane sono quelle che ne consumano meno – circa 2 porzioni) sia negli obiettivi legati all’alimentazione e al pranzo: le famiglie italiane sono meno motivate a ridurre lo stress legato al pranzo, ad aumentare il coinvolgimento dei bambini nella preparazione del cibo e ad avere un unico menù per tutta la famiglia. Le analisi delle differenze rispetto ai possibili predittori del consumo di verdure mostrano risultati altrettanto differenziati. DISCUSSIONE Questi risultati mostrano una grande diversità nell’approccio al cibo e negli obiettivi educativi dei genitori di bambini in età prescolare anche all’interno della Comunità Europea: l’elaborazione di questi dati aiuterà a capire come predisporre interventi specifici rispetto alle singole culture per l’educazione alimentare in età prescolastica. Alcuni esempi , in particolare del contesto italiano, saranno suggeriti e discussi.

MANGIARE LE VERDURE IN TRE CULTURE: UN CONFRONTO FRA ITALIA, GRAN BRETAGNA E POLONIA

Caputi M;
2023-01-01

Abstract

INTRODUZIONE Spesso i genitori di bambini e bambine in età prescolare segnalano che hanno difficoltà nel far loro mangiare le verdure, e numerosi studi indicano in questo periodo il massimo della riluttanza ad assaggiare nuovi cibi e a mangiare cibi non graditi (food fussiness). Il nostro studio si propone di confrontare il consumo di verdure in tre differenti paesi europei (Italia, Gran Bretagna e Polonia) e di esplorare i fattori ambientali e individuali (relativi al bambino o al genitore) che in ogni paese predicono il consumo di verdure. METODO Abbiamo effettuato una inchiesta on-line raccogliendo diverse misure standardizzate relative al consumo di verdure (VegFFQ), al comportamento durante il pasto (CEBQ-FF), agli obiettivi educativi dei genitori rispetto al pranzo (FMGs), nonché le informazioni socio-demografiche sulle famiglie. 408 famiglie hanno risposto all’indagine (Italia: N = 61, Polonia: N = 124, Gran Bretagna: N= 225). I bambini avevano un’età media di 32 mesi (DS=9 mesi). L’indagine è di tipo quasi-sperimentale, confrontando i tre gruppi di risposte tramite t-test e analisi della varianza. Inoltre è stata svolta un’analisi di regressione per valutare i possibili predittori nel consumo di verdure nei tre paesi. RISULTATI I primi risultati dimostrano una certa variabilità tra i paesi, sia nel consumo di verdure (le famiglie polacche sono quelle con un consumo maggiore – circa 3 porzioni al giorno, mentre le famiglie italiane sono quelle che ne consumano meno – circa 2 porzioni) sia negli obiettivi legati all’alimentazione e al pranzo: le famiglie italiane sono meno motivate a ridurre lo stress legato al pranzo, ad aumentare il coinvolgimento dei bambini nella preparazione del cibo e ad avere un unico menù per tutta la famiglia. Le analisi delle differenze rispetto ai possibili predittori del consumo di verdure mostrano risultati altrettanto differenziati. DISCUSSIONE Questi risultati mostrano una grande diversità nell’approccio al cibo e negli obiettivi educativi dei genitori di bambini in età prescolare anche all’interno della Comunità Europea: l’elaborazione di questi dati aiuterà a capire come predisporre interventi specifici rispetto alle singole culture per l’educazione alimentare in età prescolastica. Alcuni esempi , in particolare del contesto italiano, saranno suggeriti e discussi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/3066313
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