Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathe matics) sono ad oggi ritenute materie essenziali per garantire un’istruzione di qualità agli studenti e alle studentesse, al fine di incrementare le competenze scientifiche-tecnologiche e promuo vere una cultura di cittadinanza attiva. Per valorizzare gli strumenti metodologici e cognitivi che sono alla base del ragionamento scien tifico, si rende necessario adottare strategie didattiche innovative, che superino la lezione frontale e che utilizzino un approccio la boratoriale e cooperativo. Tra queste, l’approccio “inquiry-based learning” può rappresentare una metodologia adatta a stimolare lo sviluppo del pensiero scientifico nei bambini e nelle bambine, poi ché pone l’indagine al centro del processo di apprendimento (Worth & Grollman; 2003; Belland, 2017). Partendo da queste premesse, il lavoro presenterà un percorso di ricerca e formazione, avviato assieme ad un gruppo di insegnanti della scuola primaria, che si pone l’obiettivo di sperimentare modelli pedagogici inno vativi per stimolare l’interesse dei bambini e delle bambine al ra gionamento scientifico delle discipline STEM. Saranno presentati alcuni dati preliminari di un caso studio, relativo ad un’attività di sperimentazione didattica sull’apprendimento della fisica, basata sul inquiry-based learning, condotta in una classe quinta. L’analisi dei dati raccolti, attraverso l’utilizzo di strumenti osservativi, ha messo in luce come le forme di partecipazione e di interazione pos sano sostenere lo sviluppo delle competenze scientifiche.
L’educazione stem nella scuola primaria: il ruolo dei processi di interazione nello sviluppo del pensiero scientifico.
Bembich c
2024-01-01
Abstract
Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathe matics) sono ad oggi ritenute materie essenziali per garantire un’istruzione di qualità agli studenti e alle studentesse, al fine di incrementare le competenze scientifiche-tecnologiche e promuo vere una cultura di cittadinanza attiva. Per valorizzare gli strumenti metodologici e cognitivi che sono alla base del ragionamento scien tifico, si rende necessario adottare strategie didattiche innovative, che superino la lezione frontale e che utilizzino un approccio la boratoriale e cooperativo. Tra queste, l’approccio “inquiry-based learning” può rappresentare una metodologia adatta a stimolare lo sviluppo del pensiero scientifico nei bambini e nelle bambine, poi ché pone l’indagine al centro del processo di apprendimento (Worth & Grollman; 2003; Belland, 2017). Partendo da queste premesse, il lavoro presenterà un percorso di ricerca e formazione, avviato assieme ad un gruppo di insegnanti della scuola primaria, che si pone l’obiettivo di sperimentare modelli pedagogici inno vativi per stimolare l’interesse dei bambini e delle bambine al ra gionamento scientifico delle discipline STEM. Saranno presentati alcuni dati preliminari di un caso studio, relativo ad un’attività di sperimentazione didattica sull’apprendimento della fisica, basata sul inquiry-based learning, condotta in una classe quinta. L’analisi dei dati raccolti, attraverso l’utilizzo di strumenti osservativi, ha messo in luce come le forme di partecipazione e di interazione pos sano sostenere lo sviluppo delle competenze scientifiche.File | Dimensione | Formato | |
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