L’ambito dell’Alto Adriatico che si estende dal confine orientale della Laguna di Venezia fino alla foce del fiume Timavo, tra la linea di costa e il fascio infrastrutturale Venezia-Trieste, è una compagine territoriale complessa, sottoposta a rilevanti rischi e pressioni connessi a cambiamenti climatici e impatti delle attività umane. Su questi contesti, sempre più fragili e in transizione, si concentrano le attività di ricerca che l’Università di Trieste sta sviluppando per il progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dall’Unione europea (investimenti PNRR). Nella prospettiva di supportare la costruzione di progetti pilota e indirizzi per la pianificazione futura, lo studio indaga temi rilevanti per il governo della fascia costiera alto-adriatica quali il rapporto terra/acque, la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico acquei e terrestri, il riassetto di attrezzature collettive e attività economiche, ponendoli in relazione a scenari e azioni di adattamento alla crisi climatica. In tale quadro, il paper si concentra sulla lettura critica di dinamiche territoriali, studi e progetti promossi da amministrazioni pubbliche e associazioni locali che hanno implementato o stanno elaborando programmi e interventi per la mobilità dolce, contratti di fiume e laguna, azioni per la valorizzazione di paesaggi agricoli e di pregio ambientale, la riqualificazione del telaio di piccoli centri urbani e la tenuta di economie turistiche e località balneari. Le conclusioni tratteggiano possibili prospettive evolutive e di progetto per quelli che stanno ormai diventando “territori anfibi”.
Ecologie idiorritmiche. Fragilità ed evoluzione nella fascia costiera dell’Alto Adriatico
Ludovico Centis
;Matteo D'Ambros
;Elena Marchigiani
2024-01-01
Abstract
L’ambito dell’Alto Adriatico che si estende dal confine orientale della Laguna di Venezia fino alla foce del fiume Timavo, tra la linea di costa e il fascio infrastrutturale Venezia-Trieste, è una compagine territoriale complessa, sottoposta a rilevanti rischi e pressioni connessi a cambiamenti climatici e impatti delle attività umane. Su questi contesti, sempre più fragili e in transizione, si concentrano le attività di ricerca che l’Università di Trieste sta sviluppando per il progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dall’Unione europea (investimenti PNRR). Nella prospettiva di supportare la costruzione di progetti pilota e indirizzi per la pianificazione futura, lo studio indaga temi rilevanti per il governo della fascia costiera alto-adriatica quali il rapporto terra/acque, la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico acquei e terrestri, il riassetto di attrezzature collettive e attività economiche, ponendoli in relazione a scenari e azioni di adattamento alla crisi climatica. In tale quadro, il paper si concentra sulla lettura critica di dinamiche territoriali, studi e progetti promossi da amministrazioni pubbliche e associazioni locali che hanno implementato o stanno elaborando programmi e interventi per la mobilità dolce, contratti di fiume e laguna, azioni per la valorizzazione di paesaggi agricoli e di pregio ambientale, la riqualificazione del telaio di piccoli centri urbani e la tenuta di economie turistiche e località balneari. Le conclusioni tratteggiano possibili prospettive evolutive e di progetto per quelli che stanno ormai diventando “territori anfibi”.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.