Le mura di Roma da tempi immemorabili hanno incarnato quell’immaginario collettivo atavico, profondamente radicato e sentito per il fascino seducente che scatena, fondato su un’estetica ruderale ad oggi reinterpretabile alla luce di una rinnovata coscienza ambientale e paesaggistica.
Masse languide. Il riequilibrio tra paesaggio e antropizzazione nell’estetica delle rovine.
matteo zambon
2024-01-01
Abstract
Le mura di Roma da tempi immemorabili hanno incarnato quell’immaginario collettivo atavico, profondamente radicato e sentito per il fascino seducente che scatena, fondato su un’estetica ruderale ad oggi reinterpretabile alla luce di una rinnovata coscienza ambientale e paesaggistica.File in questo prodotto:
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