Questo breve contributo si centra sulla nozione di 'vulnerabilità digitale'. Una volta delineati i contorni dell'espressione, il capitolo indaga la misura in cui la nozione di vulnerabilità, anche digitale, è attualmente presa in considerazione dal diritto privato europeo attuale e in fieri, e mette in luce come, in linea con le competenze e gli obiettivi propri all’Unione Europea (UE), la 'vulnerabilità digitale' di marca UE sia stata finora impiegata con riferimento pressoché esclusivo alle relazioni fra professionisti e consumatori e ai riverberi negativi di carattere patrimoniale. Ma, come il prosieguo dell'analisi dimostrerà, vi sono anche segnali riguardo l’emersione della categoria quale lente più ampia per guardare ai rapporti digitali asimmetrici, al di là dei possibili pregiudizi di natura patrimoniale. Si dimostrerà quindi come tali segnali siano stati colti e sviluppati dalla dottrina che si è impegnata a proporre soluzioni per dare rilievo operativo alla nozione nelle relazioni business-to-consumer (B2C). Si cercherà inoltre di argomentare come i medesimi segnali possano essere orientati verso l’area ancora largamente inesplorata dell’abuso della vulnerabilità digitale nelle interazioni fra pari. Si tratterà quindi di capire quali prospettive ulteriori e quali rischi potrebbero sorgere se si volesse proseguire in questa direzione.
Perspectiva personal de la vulnerabilidad digital en el derecho privado europeo
Marta Infantino
2024-01-01
Abstract
Questo breve contributo si centra sulla nozione di 'vulnerabilità digitale'. Una volta delineati i contorni dell'espressione, il capitolo indaga la misura in cui la nozione di vulnerabilità, anche digitale, è attualmente presa in considerazione dal diritto privato europeo attuale e in fieri, e mette in luce come, in linea con le competenze e gli obiettivi propri all’Unione Europea (UE), la 'vulnerabilità digitale' di marca UE sia stata finora impiegata con riferimento pressoché esclusivo alle relazioni fra professionisti e consumatori e ai riverberi negativi di carattere patrimoniale. Ma, come il prosieguo dell'analisi dimostrerà, vi sono anche segnali riguardo l’emersione della categoria quale lente più ampia per guardare ai rapporti digitali asimmetrici, al di là dei possibili pregiudizi di natura patrimoniale. Si dimostrerà quindi come tali segnali siano stati colti e sviluppati dalla dottrina che si è impegnata a proporre soluzioni per dare rilievo operativo alla nozione nelle relazioni business-to-consumer (B2C). Si cercherà inoltre di argomentare come i medesimi segnali possano essere orientati verso l’area ancora largamente inesplorata dell’abuso della vulnerabilità digitale nelle interazioni fra pari. Si tratterà quindi di capire quali prospettive ulteriori e quali rischi potrebbero sorgere se si volesse proseguire in questa direzione.File | Dimensione | Formato | |
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