Introduzione. La misura delle soglie termotattili (TPT) e vibrotattili (VPT) sembra correlare con la severità delle turbe neurosensitive periferiche (parestesie, ipo-disestesie) riportate dai lavoratori esposti a vibrazioni manobraccio (HTV), (1). È controverso se gli effetti vascolari delle HTV (fenomeno di Raynaud) siano associati con un deterioramento delle soglie TPT e VPT. Obiettivi. In questo studio sono state indagate l’associazione tra la severità dei disturbi circolatori e neurosensitivi da HTV e le soglie TPT e VPT, e la relazione tra funzione circolatoria digitale dopo cold test e variazioni della sensibilità termica e vibrotattile. Metodi. In 240 lavoratori consecutivi esposti a HTV sono state misurate le variazioni percentuali della pressione sistolica digitale a 10C° (%FSBP10°) con metodo pletismografico (standard ISO 14835-2:2005), le soglie TPT per il caldo e il freddo e le soglie VPT a 31.5 e 125 Hz nel II dito (nervo mediano) e nel V dito (nervo ulnare) di entrambe le mani (standard ISO 13091-1:2001). Per le misure vascolari e neurosensoriali è stato impiegato il set di strumentazione HVLab-ISVR UK (HVLab multichannel plethysmograph, HVLab thermal aesthesiometer, HVLab vibrotactile meter). Per ciascun soggetto si è proceduto alla stadiazione clinica, su base anamnestica, dei sintomi vascolari e neurosensitivi da HTV in accordo con la classificazione dello Stockholm Workshop ‘86 (2). Risultati e Conclusioni. Dei 240 soggetti indagati, 130 (54.2 %) non riportavano sintomi neurosensitivi, mentre 72 (30.0%) e 37 (15.4%) lamentavano, rispettivamente, disturbi di grado lieve (stadio 1) e moderato-severo (stadi 2 e 3). Per quanto riguarda la componente vascolare, 140 soggetti (58.3%) non riportavano sintomi, laddove 62 (25.8%) e 38 (15.8%) sono stati classificati, rispettivamente, in stadio 1 e stadi 2-3. È stato osservato un marcato trend di decremento di %FSBP10° con la severità della stadiazione della componente sia vascolare sia neurosensitiva (P<0.001). Le variazioni delle soglie TPT non sono risultate associate alla stadiazione dei sintomi neurosensitivi o vascolari. Le variazioni delle soglie VPT a 31.5 e 125 Hz nel II dito e a 125 Hz nel V dito hanno evidenziato un significativo trend di crescente deterioramento con l’aumento della gravità dei sintomi neurosensitivi (0.005≤P<0.05). Le variazioni delle soglie VPT non sono risultate associate con la stadiazione dei sintomi vascolari. Nessuna robusta correlazione tra %FSBP10° e soglie TPT/VPT è stata rilevata in tutto il campione esaminato, nei soggetti esenti da sintomi vascolari o neurosensitivi, e in quelli affetti con sintomi di grado da lieve a severo. I risultati di questo studio indicano che negli esposti a HTV le soglie VPT sono significativi predittori della severità dei sintomi neurosensitivi. La mancanza di correlazione tra le misure di funzionalità vascolare e neurosensoriale suggerisce che differenti meccanismi fisiopatologici possono essere implicati nel determinismo delle due componenti della sindrome da vibrazioni mano-braccio (1).

Dissociazione tra effetti vascolari e neurosensitivi da esposizione a vibrazioni mano-braccio

Barbiero F
;
Ronchese F;Larese Filon F;Bovenzi M
2024-01-01

Abstract

Introduzione. La misura delle soglie termotattili (TPT) e vibrotattili (VPT) sembra correlare con la severità delle turbe neurosensitive periferiche (parestesie, ipo-disestesie) riportate dai lavoratori esposti a vibrazioni manobraccio (HTV), (1). È controverso se gli effetti vascolari delle HTV (fenomeno di Raynaud) siano associati con un deterioramento delle soglie TPT e VPT. Obiettivi. In questo studio sono state indagate l’associazione tra la severità dei disturbi circolatori e neurosensitivi da HTV e le soglie TPT e VPT, e la relazione tra funzione circolatoria digitale dopo cold test e variazioni della sensibilità termica e vibrotattile. Metodi. In 240 lavoratori consecutivi esposti a HTV sono state misurate le variazioni percentuali della pressione sistolica digitale a 10C° (%FSBP10°) con metodo pletismografico (standard ISO 14835-2:2005), le soglie TPT per il caldo e il freddo e le soglie VPT a 31.5 e 125 Hz nel II dito (nervo mediano) e nel V dito (nervo ulnare) di entrambe le mani (standard ISO 13091-1:2001). Per le misure vascolari e neurosensoriali è stato impiegato il set di strumentazione HVLab-ISVR UK (HVLab multichannel plethysmograph, HVLab thermal aesthesiometer, HVLab vibrotactile meter). Per ciascun soggetto si è proceduto alla stadiazione clinica, su base anamnestica, dei sintomi vascolari e neurosensitivi da HTV in accordo con la classificazione dello Stockholm Workshop ‘86 (2). Risultati e Conclusioni. Dei 240 soggetti indagati, 130 (54.2 %) non riportavano sintomi neurosensitivi, mentre 72 (30.0%) e 37 (15.4%) lamentavano, rispettivamente, disturbi di grado lieve (stadio 1) e moderato-severo (stadi 2 e 3). Per quanto riguarda la componente vascolare, 140 soggetti (58.3%) non riportavano sintomi, laddove 62 (25.8%) e 38 (15.8%) sono stati classificati, rispettivamente, in stadio 1 e stadi 2-3. È stato osservato un marcato trend di decremento di %FSBP10° con la severità della stadiazione della componente sia vascolare sia neurosensitiva (P<0.001). Le variazioni delle soglie TPT non sono risultate associate alla stadiazione dei sintomi neurosensitivi o vascolari. Le variazioni delle soglie VPT a 31.5 e 125 Hz nel II dito e a 125 Hz nel V dito hanno evidenziato un significativo trend di crescente deterioramento con l’aumento della gravità dei sintomi neurosensitivi (0.005≤P<0.05). Le variazioni delle soglie VPT non sono risultate associate con la stadiazione dei sintomi vascolari. Nessuna robusta correlazione tra %FSBP10° e soglie TPT/VPT è stata rilevata in tutto il campione esaminato, nei soggetti esenti da sintomi vascolari o neurosensitivi, e in quelli affetti con sintomi di grado da lieve a severo. I risultati di questo studio indicano che negli esposti a HTV le soglie VPT sono significativi predittori della severità dei sintomi neurosensitivi. La mancanza di correlazione tra le misure di funzionalità vascolare e neurosensoriale suggerisce che differenti meccanismi fisiopatologici possono essere implicati nel determinismo delle due componenti della sindrome da vibrazioni mano-braccio (1).
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