Da qualche anno le mappe del voto restituiscono geografe elettorali che mettono in contrapposizione aree rurali e aree urbane, grandi città e città medie di provincia, centri e periferie dei grandi agglomerati urbani. Questa differenziazione si riproduce nella maggior parte dei Paesi occidentali almeno a partire dalla Brexit. Andrés Rodri- guez-Pose e colleghi (2023) hanno riunito tutte le aree del voto populista – rurali, città medie, periferie, distretti industriali in declino – sotto la defnizione di «places left behind», luoghi lasciati indietro dalla globalizzazione e dalle politiche che l’hanno assecondata. Il voto populista sarebbe una reazione a una condizione di arretramento sociale ed economico. Un’altra lettura si concentra di più sulle disuguaglianze di riconoscimento (Hon- neth, 2014) che prendono forma a livello territoriale. Esse riguardano la percezione, da parte degli abitanti di un luogo, che le proprie specifcità siano misconosciute dalle classi dirigenti, che nel prendere decisioni, impostare politiche pubbliche, normare e regolare la vita collettiva non riconoscono le diversità e le identità dei luoghi. L’espe- rienza del misconoscimento genera sentimenti negativi che possono creare le condi- zioni per prese di posizione di tipo antagonistico. Il voto populista rappresenta l’a- zione attraverso la quale le «persone nei luoghi» cercano di ottenere riconoscimento.

Populismo e aree rurali: una questione di riconoscimento

Carrosio Giovanni
2024-01-01

Abstract

Da qualche anno le mappe del voto restituiscono geografe elettorali che mettono in contrapposizione aree rurali e aree urbane, grandi città e città medie di provincia, centri e periferie dei grandi agglomerati urbani. Questa differenziazione si riproduce nella maggior parte dei Paesi occidentali almeno a partire dalla Brexit. Andrés Rodri- guez-Pose e colleghi (2023) hanno riunito tutte le aree del voto populista – rurali, città medie, periferie, distretti industriali in declino – sotto la defnizione di «places left behind», luoghi lasciati indietro dalla globalizzazione e dalle politiche che l’hanno assecondata. Il voto populista sarebbe una reazione a una condizione di arretramento sociale ed economico. Un’altra lettura si concentra di più sulle disuguaglianze di riconoscimento (Hon- neth, 2014) che prendono forma a livello territoriale. Esse riguardano la percezione, da parte degli abitanti di un luogo, che le proprie specifcità siano misconosciute dalle classi dirigenti, che nel prendere decisioni, impostare politiche pubbliche, normare e regolare la vita collettiva non riconoscono le diversità e le identità dei luoghi. L’espe- rienza del misconoscimento genera sentimenti negativi che possono creare le condi- zioni per prese di posizione di tipo antagonistico. Il voto populista rappresenta l’a- zione attraverso la quale le «persone nei luoghi» cercano di ottenere riconoscimento.
2024
9788860089960
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