La conservazione dell’edificato esistente costituisce una risorsa non solo nell’ottica di gestione efficiente e di economica circolare, ma includendo, nell’elaborazione di strategie di rivitalizzazione, il rapporto tra bene e comunità. Il progetto sull’esistente comprende dunque la valutazione di compatibilità tra la destinazione d’uso di una costruzione e le caratteristiche della stessa, evidenziando l’importanza di adattabilità, flessibilità e predisposizione al cambiamento nel definire una rigenerazione che prenda avvio dalla scala edilizia e si rifletta sull’immediato contesto urbano. Il contribuito esamina parametri e azioni che agiscano in modo mirato su una componente fisica dell’edificio considerando, nel contempo, come tale intervento possa riflettersi in modo positivo in ambito spaziale, distributivo e formale. In questo contesto, la componente digitale diventa uno strumento fondamentale per ottimizzare il processo progettuale dall’avvio dello stesso a tutta la durata dell’operazione trasformativa, con l’impiego di modelli informativi avanzati quali BIM e Digital Twin. In particolare, l’apporto di queste tecnologie consente di evadere dalla logica delle economie di scala, aprendo alla possibilità di indagare l’evoluzione della relazione tra edificio e tempo con un approccio volto, da un lato, all’ottimizzazione degli interventi in chiave ambientale e, dall’altro, a garantire che le operazioni condotte mantengano un’ottica human-centered.
Trasformare l’esistente per abitare tutta la vita. Adattamento e flessibilità come caratteri dell’anima digitale dell’edificio
paola limoncinPrimo
;thomas bisianiSecondo
;gianfranco guaragnaPenultimo
;carlo antonio stivalUltimo
2024-01-01
Abstract
La conservazione dell’edificato esistente costituisce una risorsa non solo nell’ottica di gestione efficiente e di economica circolare, ma includendo, nell’elaborazione di strategie di rivitalizzazione, il rapporto tra bene e comunità. Il progetto sull’esistente comprende dunque la valutazione di compatibilità tra la destinazione d’uso di una costruzione e le caratteristiche della stessa, evidenziando l’importanza di adattabilità, flessibilità e predisposizione al cambiamento nel definire una rigenerazione che prenda avvio dalla scala edilizia e si rifletta sull’immediato contesto urbano. Il contribuito esamina parametri e azioni che agiscano in modo mirato su una componente fisica dell’edificio considerando, nel contempo, come tale intervento possa riflettersi in modo positivo in ambito spaziale, distributivo e formale. In questo contesto, la componente digitale diventa uno strumento fondamentale per ottimizzare il processo progettuale dall’avvio dello stesso a tutta la durata dell’operazione trasformativa, con l’impiego di modelli informativi avanzati quali BIM e Digital Twin. In particolare, l’apporto di queste tecnologie consente di evadere dalla logica delle economie di scala, aprendo alla possibilità di indagare l’evoluzione della relazione tra edificio e tempo con un approccio volto, da un lato, all’ottimizzazione degli interventi in chiave ambientale e, dall’altro, a garantire che le operazioni condotte mantengano un’ottica human-centered.File | Dimensione | Formato | |
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