Lo Stato italiano, all’indomani della Seconda guerra mondiale, decide di superare il modello ammi- nistrativo centralista introducendo l’istituto delle Regioni. Queste sono identi!cate in venti e vengono di*erenziate fra Speciali e Ordinarie, ma soltanto le prime, in ragione di motivazioni cogenti e contingenti, vengono avviate, mentre le seconde dovranno attendere per un quarto di secolo la loro istituzione. La di*erenza fra i due gruppi si fonda sull’attribuzione di una serie di autonomie alle cinque Regioni speciali, che consentono a queste di gestire autonomamente molti aspetti della pubblica amministrazione, che per le restanti quindici vengono curate dallo Stato centrale. La recente approvazione della legge sull’autonomia di!erenziata consente alle Regioni ordinarie di chiedere l’attribuzione della potestà su tutta una serie di materie. Tale passaggio da un lato può indebolire la coesione nazionale e dall’altro è in grado di intervenire sulle di*erenze fra i poteri delle Regioni Speciali e quelli delle Ordinarie. In questo modo le motivazioni della distinzione fra i due gruppi di Regioni rischiano di venir intaccate, portando a una ridiscussione della gerarchia territoriale.

Autonomia differenziata e Regioni a Statuto Speciale: prospettive di ricaduta

Zilli, Sergio
Primo
Conceptualization
2024-01-01

Abstract

Lo Stato italiano, all’indomani della Seconda guerra mondiale, decide di superare il modello ammi- nistrativo centralista introducendo l’istituto delle Regioni. Queste sono identi!cate in venti e vengono di*erenziate fra Speciali e Ordinarie, ma soltanto le prime, in ragione di motivazioni cogenti e contingenti, vengono avviate, mentre le seconde dovranno attendere per un quarto di secolo la loro istituzione. La di*erenza fra i due gruppi si fonda sull’attribuzione di una serie di autonomie alle cinque Regioni speciali, che consentono a queste di gestire autonomamente molti aspetti della pubblica amministrazione, che per le restanti quindici vengono curate dallo Stato centrale. La recente approvazione della legge sull’autonomia di!erenziata consente alle Regioni ordinarie di chiedere l’attribuzione della potestà su tutta una serie di materie. Tale passaggio da un lato può indebolire la coesione nazionale e dall’altro è in grado di intervenire sulle di*erenze fra i poteri delle Regioni Speciali e quelli delle Ordinarie. In questo modo le motivazioni della distinzione fra i due gruppi di Regioni rischiano di venir intaccate, portando a una ridiscussione della gerarchia territoriale.
2024
9788894690163
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