Il saggio approfondisce la natura complessa e contraddittoria delle ECoC, dal cambio di denominazione da "città" a "capitale" – che la trasforma in un "corpo mistico" per un anno – al ruolo strategico del "bid-book" come atto di auto-rappresentazione urbana. Il testo affronta le antinomie tra effimero e permanente e tra diversità e conformità culturale, definendo la cultura come una forma di capitale continuamente "re-integrata" dagli abitanti attraverso la "ri-significazione" dello spazio urbano. Attingendo a opere seminali di Venturi, Rossi, Rowe e Koetter, il volume identifica le "meta-tecniche di ri-significazione": il capriccio (un'immaginazione plausibile basata sulla memoria e sulla selezione di elementi radicati nella storia), il collage (che enfatizza la ri-semantizzazione delle parti e la frammentazione dei materiali originali, abbracciando l'eterogeneità) e il remix (che richiede materiali sorgente identificabili come il capriccio, ma implica la manipolazione degli originali come il collage, generando un esito formalmente nuovo ma riconoscibile). Queste meta-tecniche costituiscono il quadro teorico per una "cultura della continuità", volta a superare la natura effimera delle ECoC per generare una "legacy" duratura nel corpo fisico della città, come illustrato dai casi di Nova Gorica-Gorizia 2025, Esch-sur-Alzette 2022 e Lille 2004.
Analogous capital. Capriccio, collage and remix as meta-techniques of continuity
Thomas Bisiani
2025-01-01
Abstract
Il saggio approfondisce la natura complessa e contraddittoria delle ECoC, dal cambio di denominazione da "città" a "capitale" – che la trasforma in un "corpo mistico" per un anno – al ruolo strategico del "bid-book" come atto di auto-rappresentazione urbana. Il testo affronta le antinomie tra effimero e permanente e tra diversità e conformità culturale, definendo la cultura come una forma di capitale continuamente "re-integrata" dagli abitanti attraverso la "ri-significazione" dello spazio urbano. Attingendo a opere seminali di Venturi, Rossi, Rowe e Koetter, il volume identifica le "meta-tecniche di ri-significazione": il capriccio (un'immaginazione plausibile basata sulla memoria e sulla selezione di elementi radicati nella storia), il collage (che enfatizza la ri-semantizzazione delle parti e la frammentazione dei materiali originali, abbracciando l'eterogeneità) e il remix (che richiede materiali sorgente identificabili come il capriccio, ma implica la manipolazione degli originali come il collage, generando un esito formalmente nuovo ma riconoscibile). Queste meta-tecniche costituiscono il quadro teorico per una "cultura della continuità", volta a superare la natura effimera delle ECoC per generare una "legacy" duratura nel corpo fisico della città, come illustrato dai casi di Nova Gorica-Gorizia 2025, Esch-sur-Alzette 2022 e Lille 2004.| File | Dimensione | Formato | |
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