In questa appendice si illustrano due metodologiche per stimare il grado di integrazione tecnologico e l’importanza economica del Sistema Portuale Regionale (SPR). La prima è un elemento importante per comprendere se il Sistema Portuale Regionale è veramente un “sistema”, almeno dal punto di vista tecnologico. Gli aspetti organizzativi, gestionali e d’immagine che entrano invece nel concetto di “cluster”, come formulato da De Langen, pur essendo importanti, non sono discussi in questa sede. L’importanza economica del SPR, o più in generale di un porto, è un indicatore frequentemente stimato in letteratura. In modo studi sui porti esso viene calcolato sommando la componente diretta, indiretta ed indotta di aggregati economici quali la produzione, il valore aggiunto, l’occupazione, o il reddito generati dalla presenza di un porto. Mentre la stima della componente diretta è univoca (la somma della produzione, valore aggiunto, occupazione o reddito generata nel sistema portuale), la metodologia per stima delle componenti indirette è più incerta. Vengono solitamente usati moltiplicatori aggregati della produzione o dell’occupazione desunti da fonti terze (tipicamente le matrici nazionali) non riferibili immediatamente all’area di studio, frutto di aggregazioni settoriali più ampie, ed in cui il concetto di moltiplicatore come legame tra la domanda finale ed una variabile endogena (es. la produzione) è sostanzialmente perso. La disponibilità della tavola intersettoriale biregionale per il SPR del FVG permette invece l’utilizzo di una metodologia di stima dell’importanza economica del SPR del FVG coerente con il modello economico delle interdipendenze settoriali.
Appendice D – Metodologia di stima del grado di integrazione tecnologica e dell’importanza economica del Sistema Portuale Regionale
tullio gregori
2011-01-01
Abstract
In questa appendice si illustrano due metodologiche per stimare il grado di integrazione tecnologico e l’importanza economica del Sistema Portuale Regionale (SPR). La prima è un elemento importante per comprendere se il Sistema Portuale Regionale è veramente un “sistema”, almeno dal punto di vista tecnologico. Gli aspetti organizzativi, gestionali e d’immagine che entrano invece nel concetto di “cluster”, come formulato da De Langen, pur essendo importanti, non sono discussi in questa sede. L’importanza economica del SPR, o più in generale di un porto, è un indicatore frequentemente stimato in letteratura. In modo studi sui porti esso viene calcolato sommando la componente diretta, indiretta ed indotta di aggregati economici quali la produzione, il valore aggiunto, l’occupazione, o il reddito generati dalla presenza di un porto. Mentre la stima della componente diretta è univoca (la somma della produzione, valore aggiunto, occupazione o reddito generata nel sistema portuale), la metodologia per stima delle componenti indirette è più incerta. Vengono solitamente usati moltiplicatori aggregati della produzione o dell’occupazione desunti da fonti terze (tipicamente le matrici nazionali) non riferibili immediatamente all’area di studio, frutto di aggregazioni settoriali più ampie, ed in cui il concetto di moltiplicatore come legame tra la domanda finale ed una variabile endogena (es. la produzione) è sostanzialmente perso. La disponibilità della tavola intersettoriale biregionale per il SPR del FVG permette invece l’utilizzo di una metodologia di stima dell’importanza economica del SPR del FVG coerente con il modello economico delle interdipendenze settoriali.Pubblicazioni consigliate
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