Il fumetto russo (russkij komiks) è il prodotto di una storia squisitamente autoctona per filogenesi e ontogenesi: in essa, un capitolo particolare è quello dedicato ai fumetti letterari, dove l’atavico letteraturocentrismo della cultura russa si dispiega con mezzi nuovi che suggeriscono una rivisitazione del canone nella duplice prospettiva del fumetto e della letteratura. Testo sincretico dal plurilinguismo costitutivo, il fumetto impone, nella traduzione, di attuare tutte le fasi di analisi, riformulazione, revisione: ovvero, in forma massima ancorché primaria, di sistematica documentazione, in un confronto serrato con l’elevata tendenza all’intertestualità della cultura russa, che qui si dispiega sul duplice livello verbale e iconico. Oggetto d’indagine del nostro intervento è il volume Povesti Belkina, pubblicato nel 2024 per la casa editrice Alpaca in una collana dall’eloquente nome Klassika v komiksach: traduzione a fumetti – “intralinguistica” e “intersemiotica” secondo l’antologica definizione di R. Jakobson – del famoso ciclo puškiniano, esordio in prosa dell’“unico e inimitabile”. L’enjeu teorico che proponiamo è la definizione di una prospettiva in cui insegnamento della letteratura e della traduzione risultino all’interno di una stessa isotopia; l’esperimento, dimostrarlo attraverso l’analisi della “traduzione” di un’opera letteraria marcata in un genere “altro” che si dimostra capace di “magnificare” (secondo modalità filologiche) le valenze depositate nella scrittura originaria. Testo particolare dove l’autorialità si sdoppia, raddoppia, moltiplica, in un castello di specchi semiotici al cui interno originale e “riscrittura” si rincorrono in un gioco raffinato alla veridicità e alla letterarietà, le Povesti Belkina di Puškin & Co. definiscono uno spazio interpretativo in cui il movimento della scrittura, della lettura, della “rilettura” (V. Nabokov) e della “riscrittura” (A. Lefevere) istituisce un paradigma euristico di estrema efficacia metodologica.

Il professore cosplayer. Insegnare letteratura, cioè traduzione: A.S. Puškin. Povesti Belkina. Klassika v komiksach.

Margherita De Michiel
2025-01-01

Abstract

Il fumetto russo (russkij komiks) è il prodotto di una storia squisitamente autoctona per filogenesi e ontogenesi: in essa, un capitolo particolare è quello dedicato ai fumetti letterari, dove l’atavico letteraturocentrismo della cultura russa si dispiega con mezzi nuovi che suggeriscono una rivisitazione del canone nella duplice prospettiva del fumetto e della letteratura. Testo sincretico dal plurilinguismo costitutivo, il fumetto impone, nella traduzione, di attuare tutte le fasi di analisi, riformulazione, revisione: ovvero, in forma massima ancorché primaria, di sistematica documentazione, in un confronto serrato con l’elevata tendenza all’intertestualità della cultura russa, che qui si dispiega sul duplice livello verbale e iconico. Oggetto d’indagine del nostro intervento è il volume Povesti Belkina, pubblicato nel 2024 per la casa editrice Alpaca in una collana dall’eloquente nome Klassika v komiksach: traduzione a fumetti – “intralinguistica” e “intersemiotica” secondo l’antologica definizione di R. Jakobson – del famoso ciclo puškiniano, esordio in prosa dell’“unico e inimitabile”. L’enjeu teorico che proponiamo è la definizione di una prospettiva in cui insegnamento della letteratura e della traduzione risultino all’interno di una stessa isotopia; l’esperimento, dimostrarlo attraverso l’analisi della “traduzione” di un’opera letteraria marcata in un genere “altro” che si dimostra capace di “magnificare” (secondo modalità filologiche) le valenze depositate nella scrittura originaria. Testo particolare dove l’autorialità si sdoppia, raddoppia, moltiplica, in un castello di specchi semiotici al cui interno originale e “riscrittura” si rincorrono in un gioco raffinato alla veridicità e alla letterarietà, le Povesti Belkina di Puškin & Co. definiscono uno spazio interpretativo in cui il movimento della scrittura, della lettura, della “rilettura” (V. Nabokov) e della “riscrittura” (A. Lefevere) istituisce un paradigma euristico di estrema efficacia metodologica.
2025
9791280136657
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