Riassunto breve - In questo articolo vengono presentati i risultati relativi alle analisi archeometriche (diffrattometria delle polveri a raggi X, analisi chimica in fluorescenza a raggi X e osservazione di sezioni sottili al microscopio petrografico a luce polarizzata) effettuate su 41 campioni ceramici provenienti dal sito Neolitico di Sammardenchia (Pozzuolo del Friuli, Udine) e su 20 campioni di suolo raccolti nella zona per definire la scelta delle materie prime necessarie alla produzione ceramica. Dall’osservazione delle sezioni sottili dei campioni fittili è stata possibile l’identificazione di 5 classi di impasto con caratteristiche micromorfologiche ben distinte e di 2 tipi diversi di trattamento superficiale. Dall’analisi chimica, in base al contenuto di P2O5 e Ba, si è osservata una chiara distinzione tra i campioni di ceramica riferiti tipologicamente alla Cultura di Fiorano, a quella di Danilo e al Gruppo qui denominato come C, costituito da frammenti ceramici la cui produzione potrebbe essere locale. Tali differenze possono essere ascritte ad una diversa tecnologia di fabbricazione e più precisamente all’aggiunta di materiale organico (vegetali e ossa) all’interno dell’impasto. Per quanto riguarda la possibilità che i suoli costituiscano la materia prima per la produzione del Gruppo C si è notato che solo un campione ha caratteristiche chimiche affini. Abstract - This paper presents the results of the archeometrical analysis (X-ray powder diffraction, Xray fluorescence spectroscopy chemical analyses and thin section analyses) performed on 41 pottery samples from the Sammardenchia neolitical site (Pozzuolo del Friuli, Udine) and on 20 soil samples taken in the same area to determine which could be the raw materials for the pottery making. According to the observation of thin sections 5 groups have been identified with different micromorphological features and 2 different types of superficial treatment. The chemistry of the pottery allowed to identify the “Fiorano” pottery from the “Danilo” and the C Group here defined as “Local” ones. The differences ares considered a consequence of a different technological process of pottery making involving the addition of organic material (bones and vegetables) to impasto. Regarding the possibility that the soils are the raw material for the “local” pottery making it has been observed that only one soil sample has chemical characteristics similar to local pottery and probably this soil has been used for the “local” pottery making.

Analisi chimico-fisiche dei reperti ceramici provenienti dal sito neolitico di Sammardenchia (Pozzuolo del Friuli, UD) e loro confronto con i campioni di suolo ivi raccolti

LENAZ, DAVIDE;PRINCIVALLE, FRANCESCO
2008-01-01

Abstract

Riassunto breve - In questo articolo vengono presentati i risultati relativi alle analisi archeometriche (diffrattometria delle polveri a raggi X, analisi chimica in fluorescenza a raggi X e osservazione di sezioni sottili al microscopio petrografico a luce polarizzata) effettuate su 41 campioni ceramici provenienti dal sito Neolitico di Sammardenchia (Pozzuolo del Friuli, Udine) e su 20 campioni di suolo raccolti nella zona per definire la scelta delle materie prime necessarie alla produzione ceramica. Dall’osservazione delle sezioni sottili dei campioni fittili è stata possibile l’identificazione di 5 classi di impasto con caratteristiche micromorfologiche ben distinte e di 2 tipi diversi di trattamento superficiale. Dall’analisi chimica, in base al contenuto di P2O5 e Ba, si è osservata una chiara distinzione tra i campioni di ceramica riferiti tipologicamente alla Cultura di Fiorano, a quella di Danilo e al Gruppo qui denominato come C, costituito da frammenti ceramici la cui produzione potrebbe essere locale. Tali differenze possono essere ascritte ad una diversa tecnologia di fabbricazione e più precisamente all’aggiunta di materiale organico (vegetali e ossa) all’interno dell’impasto. Per quanto riguarda la possibilità che i suoli costituiscano la materia prima per la produzione del Gruppo C si è notato che solo un campione ha caratteristiche chimiche affini. Abstract - This paper presents the results of the archeometrical analysis (X-ray powder diffraction, Xray fluorescence spectroscopy chemical analyses and thin section analyses) performed on 41 pottery samples from the Sammardenchia neolitical site (Pozzuolo del Friuli, Udine) and on 20 soil samples taken in the same area to determine which could be the raw materials for the pottery making. According to the observation of thin sections 5 groups have been identified with different micromorphological features and 2 different types of superficial treatment. The chemistry of the pottery allowed to identify the “Fiorano” pottery from the “Danilo” and the C Group here defined as “Local” ones. The differences ares considered a consequence of a different technological process of pottery making involving the addition of organic material (bones and vegetables) to impasto. Regarding the possibility that the soils are the raw material for the “local” pottery making it has been observed that only one soil sample has chemical characteristics similar to local pottery and probably this soil has been used for the “local” pottery making.
2008
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