Questo contributo mette a confronto il patto del 1993 tra il governo italiano e le parti sociali con l’accordo–quadro del 2009 sulla riforma della contrattazione collettiva. Il primo fu decisivo per l’istituzionalizzazione della contrattazione collettiva e l’introduzione della flessibilità nel mercato del lavoro nazionale, mentre il secondo è stato maggiormente contestato, riflettendo chiaramente le crescenti difficoltà nei rapporti tra i principali attori della politica del lavoro in Italia. Il saggio discute il ruolo dei diversi canali utilizzati per rinnovare la regolazione del lavoro in Italia, valuta l’orientamento degli attori coinvolti, e suggerisce una possibile direzione per le iniziative future di policy.
Collective bargaining and the flexibilisation of employment in Italy
VATTA, ALESSIA
2010-01-01
Abstract
Questo contributo mette a confronto il patto del 1993 tra il governo italiano e le parti sociali con l’accordo–quadro del 2009 sulla riforma della contrattazione collettiva. Il primo fu decisivo per l’istituzionalizzazione della contrattazione collettiva e l’introduzione della flessibilità nel mercato del lavoro nazionale, mentre il secondo è stato maggiormente contestato, riflettendo chiaramente le crescenti difficoltà nei rapporti tra i principali attori della politica del lavoro in Italia. Il saggio discute il ruolo dei diversi canali utilizzati per rinnovare la regolazione del lavoro in Italia, valuta l’orientamento degli attori coinvolti, e suggerisce una possibile direzione per le iniziative future di policy.Pubblicazioni consigliate
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