Dall'a(ltro) all'altro. Attorno al Seminario Ancora di Jacques Lacan

L'articolo ricostruisce - a partire dal Seminario XX, Ancora, di Jacques Lacan - la posizione dell'oggetto a, come obiezione al rapporto con l'altro. Nella ricostruzione della problematica, riassunta dall'espressione lacaniana "non c'è rapporto sessuale", un posto importante viene riconosciuto alle riflessioni di S. Freud sull'innamoramento e la melanconia. Un momento esplicativo della problematica dell'oggetto a, viene individuato nel ciclo di opere dedicato alle Ninfee, di Claude Monet, soggetto costantemente ritratto negli ultimi vent'anni di vita del pittore francese. La direzione intravista per il passaggio dall' (a)-ltro all'altro è affidata ad un lavoro (di imputazione) utile a far cadere l'oggetto: cedere l'oggetto come riabilitazione del desiderio. Cedere l'oggetto a (castrazione) equivale a "non cedere sul proprio desiderio" (Seminario VII sull'etica di J. Lacan) ovvero al pensiero dell'imputabilità, come riapertura del rapporto con l'altro.