Il debito pubblico è la risultante cumulativa dei prestiti che lo Stato e le sue amministrazioni contraggono per finanziare periodicamente il deficit di bilancio o, se si preferisce, la differenza tra spese ed entrate al netto degli interessi sui relativi titoli emessi, cioè il cosiddetto disavanzo primario. In termini diversi, esso è un debito dello Stato verso i cittadini – che ne ricevono gli interessi e la restituzione del capitale –, ma è, di converso, anche un debito dei cittadini verso se stessi, attraverso il pagamento delle imposte. il ricorso all’indebitamento pubblico costituisce in politica economica un mezzo atto a raggiungere obiettivi di espansione dell’economia. In ciò consiste la politica del cosiddetto deficit-spending: sottraendo una quota del risparmio monetario disponibile sul mercato per finanziare maggiori spese dello Stato, si crea un aumento della domanda di beni, di consumo e d’investimento, che provoca, a sua volta, grazie ai meccanismi del moltiplicatore e dell’acceleratore, una ripresa della produzione e dell’occupazione.si è arrivati al punto critico che la ristrettezza delle entrate rende inefficace l’azione finanziaria e di conseguenza accentua il problema della sostenibilità del debito e anche quello della pressione fiscale a carico dei contribuenti, chiamati, come detto, a pagare una tassa silenziosa diretta a rifondere i finanziatori del debito pubblico, e non già a concorrere allo sviluppo sociale ed economico del Paese.

Il problema della gestione del debito pubblico

CRISMANI, ANDREA
2011-01-01

Abstract

Il debito pubblico è la risultante cumulativa dei prestiti che lo Stato e le sue amministrazioni contraggono per finanziare periodicamente il deficit di bilancio o, se si preferisce, la differenza tra spese ed entrate al netto degli interessi sui relativi titoli emessi, cioè il cosiddetto disavanzo primario. In termini diversi, esso è un debito dello Stato verso i cittadini – che ne ricevono gli interessi e la restituzione del capitale –, ma è, di converso, anche un debito dei cittadini verso se stessi, attraverso il pagamento delle imposte. il ricorso all’indebitamento pubblico costituisce in politica economica un mezzo atto a raggiungere obiettivi di espansione dell’economia. In ciò consiste la politica del cosiddetto deficit-spending: sottraendo una quota del risparmio monetario disponibile sul mercato per finanziare maggiori spese dello Stato, si crea un aumento della domanda di beni, di consumo e d’investimento, che provoca, a sua volta, grazie ai meccanismi del moltiplicatore e dell’acceleratore, una ripresa della produzione e dell’occupazione.si è arrivati al punto critico che la ristrettezza delle entrate rende inefficace l’azione finanziaria e di conseguenza accentua il problema della sostenibilità del debito e anche quello della pressione fiscale a carico dei contribuenti, chiamati, come detto, a pagare una tassa silenziosa diretta a rifondere i finanziatori del debito pubblico, e non già a concorrere allo sviluppo sociale ed economico del Paese.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2409299
 Avviso

Registrazione in corso di verifica.
La registrazione di questo prodotto non è ancora stata validata in ArTS.

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact