La definizione teorica del saggio di sconto da impiegare nella valutazione delle risorse ambientali e, più ancora, la sua quantificazione operativa sono questioni ampiamente dibattute e, sostanzialmente, ancora controverse. L’affermarsi del dibattito sullo sviluppo sostenibile e, più di recente, l’attenzione posta sui rischi dovuti al riscaldamento globale del pianeta ha dato nuovo vigore alla discussione, affiancando alla nota questione dell’efficienza intertemporale nell’allocazione delle risorse, ragioni di etica intergenerazionale, che talora hanno messo in discussione la fondatezza dello stesso processo di sconto. Con una certa semplificazione, si può affermare che le posizioni estreme contrappongono “la tirannia della generazione presente” alla “tirannia delle generazioni future”. Sul piano teorico, la discussione si è concentrata: i) sulla natura delle scelte intertemporali individuali, che mette in discussione il classico processo di sconto esponenziale – rispetto ad altre forme funzionali, quali quella iperbolica –; ii) sul ruolo dell’incertezza su molte grandezze rilevanti per le scelte degli individui e della società (tasso di crescita del reddito, disponibilità di risorse, ecc.); iii) sulla rilevanza dei rischi di carattere globale che imporrebbero atteggiamenti basati sul “principio di precauzione” e iv) su questioni di tipo etico ed equitativo, quali quelle sopra richiamate. In estrema sintesi, i riflessi di tale dibattito teorico sull’individuazione del più appropriato saggio di sconto da applicare a flussi di utilità derivanti da beni ambientali sono riassumibili in tre grandi filoni. Il primo, basato su di un approccio di “sostenibilità forte”, sostiene l’opportunità di adottare un saggio di sconto pari a zero, mentre gli altri due, riconducibili a un approccio di “sostenibilità debole”, propongono un saggio di sconto positivo e significativamente più basso di quello di mercato, oppure un saggio variabile e declinate man mano che si considera un orizzonte temporale più lontano. Il lavoro proposto, dopo una breve rassegna bibliografica sul dibattito in corso, inquadra il problema della scelta del saggio di sconto nell’ambito della valutazione del risarcimento del danno all’ambiente. La constatazione che il danno ambientale è scomponibile in varie componenti quanto a soggetti coinvolti, metodi di stima ed orizzonte temporale, supporta la tesi sulla non unicità del saggio di sconto. In particolare, è proposto un criterio di scelta di tali saggi in ragione delle caratteristiche delle singole componenti del danno e dell’orizzonte temporale in cui si manifestano. Viene evidenziato, inoltre, che questo approccio è coerente con quelli di discounting digressivo nel tempo e permetta di attenuare alcune assunzioni, in parte soggettive, della pratica operativa del discounting scalare “a gradini”. Vengono quindi discussi i criteri di scelta del più opportuno saggio di sconto per ciascuna componente del danno.

La scelta del saggio di sconto nella valutazione del risarcimento per danno all’ambiente

ROSATO, PAOLO
2012-01-01

Abstract

La definizione teorica del saggio di sconto da impiegare nella valutazione delle risorse ambientali e, più ancora, la sua quantificazione operativa sono questioni ampiamente dibattute e, sostanzialmente, ancora controverse. L’affermarsi del dibattito sullo sviluppo sostenibile e, più di recente, l’attenzione posta sui rischi dovuti al riscaldamento globale del pianeta ha dato nuovo vigore alla discussione, affiancando alla nota questione dell’efficienza intertemporale nell’allocazione delle risorse, ragioni di etica intergenerazionale, che talora hanno messo in discussione la fondatezza dello stesso processo di sconto. Con una certa semplificazione, si può affermare che le posizioni estreme contrappongono “la tirannia della generazione presente” alla “tirannia delle generazioni future”. Sul piano teorico, la discussione si è concentrata: i) sulla natura delle scelte intertemporali individuali, che mette in discussione il classico processo di sconto esponenziale – rispetto ad altre forme funzionali, quali quella iperbolica –; ii) sul ruolo dell’incertezza su molte grandezze rilevanti per le scelte degli individui e della società (tasso di crescita del reddito, disponibilità di risorse, ecc.); iii) sulla rilevanza dei rischi di carattere globale che imporrebbero atteggiamenti basati sul “principio di precauzione” e iv) su questioni di tipo etico ed equitativo, quali quelle sopra richiamate. In estrema sintesi, i riflessi di tale dibattito teorico sull’individuazione del più appropriato saggio di sconto da applicare a flussi di utilità derivanti da beni ambientali sono riassumibili in tre grandi filoni. Il primo, basato su di un approccio di “sostenibilità forte”, sostiene l’opportunità di adottare un saggio di sconto pari a zero, mentre gli altri due, riconducibili a un approccio di “sostenibilità debole”, propongono un saggio di sconto positivo e significativamente più basso di quello di mercato, oppure un saggio variabile e declinate man mano che si considera un orizzonte temporale più lontano. Il lavoro proposto, dopo una breve rassegna bibliografica sul dibattito in corso, inquadra il problema della scelta del saggio di sconto nell’ambito della valutazione del risarcimento del danno all’ambiente. La constatazione che il danno ambientale è scomponibile in varie componenti quanto a soggetti coinvolti, metodi di stima ed orizzonte temporale, supporta la tesi sulla non unicità del saggio di sconto. In particolare, è proposto un criterio di scelta di tali saggi in ragione delle caratteristiche delle singole componenti del danno e dell’orizzonte temporale in cui si manifestano. Viene evidenziato, inoltre, che questo approccio è coerente con quelli di discounting digressivo nel tempo e permetta di attenuare alcune assunzioni, in parte soggettive, della pratica operativa del discounting scalare “a gradini”. Vengono quindi discussi i criteri di scelta del più opportuno saggio di sconto per ciascuna componente del danno.
2012
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2665519
 Avviso

Registrazione in corso di verifica.
La registrazione di questo prodotto non è ancora stata validata in ArTS.

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact