La comparazione storica può rivelarsi uno strumento assai utile per porre in discussione narrazioni stereotipate e fortemente dipendenti da presupposti di tipo ideologico. All'interno di tale prospettiva, il saggio confronta i dopoguerra dei deu conflitti mondiali nell'area alto-adriatica. Si tratta infatti di periodi che presentano forti parallellismi, perché vedeono come protagonisti, da una parte due stati per la nazione impegnati a conquistare il controllo del territorio operando sia a livello diplomatico che sul campo, e dall'altra una società locale fortemente plurale e fortemente frammentata, che rilutta per molti versi al nuovo ordine ed alle semplificazioni che esso comporta. La proposta comparativa riguarda quindi il lungo processo di definizione dei confini, le occupazionimilitari, le politiche di nazionalzzazione dei territori di frontiera, i presupposti culturali dell'intollerenza nei confrnti delle minoranze,le pratiche della violenza in rapporto con il nesso guerra/rivoluzione, i tentativi di ingegneria etnica e gli spostamenti forzati di popolazione.

Alcuni problemi di storia comparata: l'Alto Adriatico dopo le due guerre mondiali

PUPO, RAOUL
2012-01-01

Abstract

La comparazione storica può rivelarsi uno strumento assai utile per porre in discussione narrazioni stereotipate e fortemente dipendenti da presupposti di tipo ideologico. All'interno di tale prospettiva, il saggio confronta i dopoguerra dei deu conflitti mondiali nell'area alto-adriatica. Si tratta infatti di periodi che presentano forti parallellismi, perché vedeono come protagonisti, da una parte due stati per la nazione impegnati a conquistare il controllo del territorio operando sia a livello diplomatico che sul campo, e dall'altra una società locale fortemente plurale e fortemente frammentata, che rilutta per molti versi al nuovo ordine ed alle semplificazioni che esso comporta. La proposta comparativa riguarda quindi il lungo processo di definizione dei confini, le occupazionimilitari, le politiche di nazionalzzazione dei territori di frontiera, i presupposti culturali dell'intollerenza nei confrnti delle minoranze,le pratiche della violenza in rapporto con il nesso guerra/rivoluzione, i tentativi di ingegneria etnica e gli spostamenti forzati di popolazione.
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