È stata studiata da un punto di vista geologico ed idrogeologico un’area sul versante NE del Monte La Nuda nel massiccio dei Como alle Scale nell’Alto Appennino bolognese. Eseguito in primo luogo il rilevamento geologico in scala 1:5000, successivamente sono stati analizzati i caratteri morfometrici del bacino idrologico dei Rio dei Bagnadori in essa compreso. Censite le sorgenti, è stato affrontato Lo studio idrogeoiogico ed idrochimico di due di esse: Cà di Bonavera e Sboccata dei Bagnadori. Sono stati in particolare raccolti in continuo i dati di conducibilità, temperatura, e portata (con minore frequenza) della prima. Il rilevamento geologico di dettaglio ha permesso di riconoscere la presenza di una serie di strutture a pieghe e faglie, con limiti idrogeologici di scarsa permeabilità, certamente condizionanti l'idrodinamica delle acque sotterranee. La presenza di un olistostroma ha fra l’altro determinato condizioni predisponenti alla franosità come testimonia l’esistenza di un cospicuo corpo di frana. Al suo fronte è stata evidenziata una fascia sorgentizia cui appartengono le sorgenti prima menzionate. Le loro acque sono simili dal punto di vista idrochimico: bicarbonato calciche, oligominerali, da dolci a mediamente dure. E stata quindi riconosciuta la presenza di un acquifero fessurato cui è addossato il corpo di frana che si satura solo in alcuni periodi dell’anno. Le risorse idriche della sorgente Cà di Bonavera, quantificate mediante misure di portata, sono risultate cospicue e tali da poter essere sfruttate per un più razionale utilizzo acquedottistico per l’interno territorio comunale di Lizzano in Belvedere. Il locale sistema acquedottistico, infatti, è oggi deficitario nel periodo estivo anche in relazione alla vocazione turistica dell’area.
Le sorgenti dei Bagnadori a Pianaccio, risorsa idrica di emergenza per l’acquedotto di Lizzano in B. (Alto Appennino Bolognese)
PINI, GIAN ANDREA
1997-01-01
Abstract
È stata studiata da un punto di vista geologico ed idrogeologico un’area sul versante NE del Monte La Nuda nel massiccio dei Como alle Scale nell’Alto Appennino bolognese. Eseguito in primo luogo il rilevamento geologico in scala 1:5000, successivamente sono stati analizzati i caratteri morfometrici del bacino idrologico dei Rio dei Bagnadori in essa compreso. Censite le sorgenti, è stato affrontato Lo studio idrogeoiogico ed idrochimico di due di esse: Cà di Bonavera e Sboccata dei Bagnadori. Sono stati in particolare raccolti in continuo i dati di conducibilità, temperatura, e portata (con minore frequenza) della prima. Il rilevamento geologico di dettaglio ha permesso di riconoscere la presenza di una serie di strutture a pieghe e faglie, con limiti idrogeologici di scarsa permeabilità, certamente condizionanti l'idrodinamica delle acque sotterranee. La presenza di un olistostroma ha fra l’altro determinato condizioni predisponenti alla franosità come testimonia l’esistenza di un cospicuo corpo di frana. Al suo fronte è stata evidenziata una fascia sorgentizia cui appartengono le sorgenti prima menzionate. Le loro acque sono simili dal punto di vista idrochimico: bicarbonato calciche, oligominerali, da dolci a mediamente dure. E stata quindi riconosciuta la presenza di un acquifero fessurato cui è addossato il corpo di frana che si satura solo in alcuni periodi dell’anno. Le risorse idriche della sorgente Cà di Bonavera, quantificate mediante misure di portata, sono risultate cospicue e tali da poter essere sfruttate per un più razionale utilizzo acquedottistico per l’interno territorio comunale di Lizzano in Belvedere. Il locale sistema acquedottistico, infatti, è oggi deficitario nel periodo estivo anche in relazione alla vocazione turistica dell’area.Pubblicazioni consigliate
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