L’obiettivo di questo articolo è capire se la carenza di domanda di coperture verdi deriva da una disponibilità a pagare troppo bassa rispetto ai costi necessari per l’installazione e la manutenzione. A tale scopo è stato condotto un esperimento di analisi congiunta che ha visti coinvolti 106 studenti dell’università di Trieste iscritti ai Corsi di Laurea di Ingegneria e di Architettura. Dall’analisi delle preferenze dichiarate raccolte è stato possibile stimare la disponibilità a pagare tanto per una copertura verde installata sull’edificio di proprietà, quanto per quelle installate sugli edifici circostanti. Poiché i valori ottenuti in entrambi i casi sono abbondantemente superiori rispetto ai costi di installazione si conclude, da un lato, che esiste una consistente domanda potenziale per questa interessante soluzione architettonica e, dall’altro, che il decisore pubblico potrebbe intervenire non tanto con delle politiche di sussidio diretto, insostenibili in questo momento data la scarsità di risorse disponibili, quanto con degli incentivi indiretti, ad esempio i premi di superficie, e con una campagna informativa mirata a creare maggiore consapevolezza dei benefici non solo privati, ma anche sociali, che ne derivano.

La scarsa diffusione delle coperture verdi in Italia: bassa disponibilità a pagare o scarsa informazione?

ROSATO, PAOLO;ROTARIS, LUCIA
2014-01-01

Abstract

L’obiettivo di questo articolo è capire se la carenza di domanda di coperture verdi deriva da una disponibilità a pagare troppo bassa rispetto ai costi necessari per l’installazione e la manutenzione. A tale scopo è stato condotto un esperimento di analisi congiunta che ha visti coinvolti 106 studenti dell’università di Trieste iscritti ai Corsi di Laurea di Ingegneria e di Architettura. Dall’analisi delle preferenze dichiarate raccolte è stato possibile stimare la disponibilità a pagare tanto per una copertura verde installata sull’edificio di proprietà, quanto per quelle installate sugli edifici circostanti. Poiché i valori ottenuti in entrambi i casi sono abbondantemente superiori rispetto ai costi di installazione si conclude, da un lato, che esiste una consistente domanda potenziale per questa interessante soluzione architettonica e, dall’altro, che il decisore pubblico potrebbe intervenire non tanto con delle politiche di sussidio diretto, insostenibili in questo momento data la scarsità di risorse disponibili, quanto con degli incentivi indiretti, ad esempio i premi di superficie, e con una campagna informativa mirata a creare maggiore consapevolezza dei benefici non solo privati, ma anche sociali, che ne derivano.
2014
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