Riflessioni conclusive

Il contributo in questione – di chiusura a una raccolta di studi sul diritto italiano di Europa – sintetizza i risultati dell’opera, sottolineando come l’Italia è storica fucina e, negli ultimi due secoli, al contempo ‘imitatore’ e ‘esportatore’ di soluzioni, idee, modi di guardare al diritto. La nostra tradizione – riflessa così nel lungo come nel breve periodo – può dirsi ‘mista’, al pari di tante altre delle tradizioni di cui si discute, se riguardate con la stessa consapevolezza storica. In effetti ciò che identifichiamo colla nostra tradizione giuridica rappresenta il mobile risultato di una storia articolata, ricca di importazioni e diffusioni di idee, elaborazioni originali, reinterpretazioni di regole antiche. Una storia che nel lungo periodo si è rivelata a più velocità, fatta di coesistenza e concorrenza fra plurimi ordini giuridici e molte varianti locali. Una storia, come molte storie giuridiche, foriera di (spesso solo superficiali) abbandoni e poi di ritorni, ma anche di fioriture e cambiamenti, e, soprattutto, esposta alla circolazione e al continuo confronto con l’altro da sé.