L’annunciata riforma del Catasto fabbricati, con il passaggio al nuovo criterio dei «metri quadri» in luogo di quello dei «vani utili», e l’adozione di una prospettiva di valutazione «patrimoniale», sembra essersi arenata, forse anche per le difficoltà applicative connesse al vincolo di invarianza del gettito, specie se inteso come invarianza a livello locale. Quest’ultimo sembra infatti porre problemi apparentemente insolubili, connessi alla esigenza di una personalizzazione e frammen- tazione di aliquote e regimi, e alla sua tendenziale inapplicabilità ai tributi erariali, dove ormai la visibilità della ricchezza dipende dai rapporti giuridici relativi al bene, più che dalle sue caratteri- stiche catastali.
Titolo: | Catasto fabbricati e invarianza del gettito, una riforma impossibile? | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2015 | |
Rivista: | ||
Abstract: | L’annunciata riforma del Catasto fabbricati, con il passaggio al nuovo criterio dei «metri quadri» in luogo di quello dei «vani utili», e l’adozione di una prospettiva di valutazione «patrimoniale», sembra essersi arenata, forse anche per le difficoltà applicative connesse al vincolo di invarianza del gettito, specie se inteso come invarianza a livello locale. Quest’ultimo sembra infatti porre problemi apparentemente insolubili, connessi alla esigenza di una personalizzazione e frammen- tazione di aliquote e regimi, e alla sua tendenziale inapplicabilità ai tributi erariali, dove ormai la visibilità della ricchezza dipende dai rapporti giuridici relativi al bene, più che dalle sue caratteri- stiche catastali. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11368/2872966 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in Rivista |
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