Se gli spazi del cibo sono stati nel XX secolo ambiti di sperimentazione per fondamentali ricerche sullo spazio abitabile e sull’edilizia economica e popolare, oggi possono divenire centrali nel progetto per un ‘nuovo abitare sociale’ che voglia garantire, oltre alla casa, anche l’accessibilità a luoghi di condivisione, salute, conoscenza. Rivolgere lo sguardo a questi spazi e alle relazioni, effimere o più durature, che essi generano può aiutare a rompere i molti confini della ‘città pubblica’, a ricomporre il rapporto tra spazio e società, tra interno e esterno degli edifici, tra quartieri e città, a riportare nuovamente al centro della nostra attenzione la dimensione corporale dell’abitare, e del progettare, attraverso i molteplici ‘corpi urbani’ che ogni giorno abitano la città e i suoi quartieri.
Cibo, spazi, corpi. Spunti per una riflessione sull’abitare quotidiano nella città pubblica, e oltre
DI BIAGI, Paola
2016-01-01
Abstract
Se gli spazi del cibo sono stati nel XX secolo ambiti di sperimentazione per fondamentali ricerche sullo spazio abitabile e sull’edilizia economica e popolare, oggi possono divenire centrali nel progetto per un ‘nuovo abitare sociale’ che voglia garantire, oltre alla casa, anche l’accessibilità a luoghi di condivisione, salute, conoscenza. Rivolgere lo sguardo a questi spazi e alle relazioni, effimere o più durature, che essi generano può aiutare a rompere i molti confini della ‘città pubblica’, a ricomporre il rapporto tra spazio e società, tra interno e esterno degli edifici, tra quartieri e città, a riportare nuovamente al centro della nostra attenzione la dimensione corporale dell’abitare, e del progettare, attraverso i molteplici ‘corpi urbani’ che ogni giorno abitano la città e i suoi quartieri.File | Dimensione | Formato | |
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