La proliferazione dei conflitti dopo gli eventi terroristici del 2001 ha reso nuovamente attuale il tema delle psicopatologie belliche e della loro eventuale relazione con l’incremento di condotte violente e/o anomale fra i veterani. Gli Autori ricostruiscono l’evoluzione delle categorie di disturbi psichici correlati all’esperienza bellica, dalla sindrome da shell-shock, descritta durante la Prima Guerra Mondiale, sino al Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD), derivato dalle osservazioni sui soldati americani in Vietnam. Gli Autori rievocano il fondamentale contributo della psicoanalisi alla comprensione e al trattamento delle patologie da shell-shock, con particolare riferimento al V Congresso Internazionale di Psicoanalisi svoltosi a Budapest nel settembre 1918. Gli Autori analizzano inoltre i dati relativi all’incidenza di disagio mentale, crimini violenti, suicidi e altre forme di devianza fra i reduci dell’Afghanistan e dell’Iraq. Sussistono prove di una significativa correlazione fra esperienze stressanti in combattimento, comportamenti auto-distruttivi, abusi di sostanze, quadri depressivi e anomalie della condotta. Si è ipotizzato che lo stesso addestramento militare possa fornire abilità e attitudini favorevoli a sviluppare carriere criminali nei reduci. The proliferation of conflicts after the terrorist attacks of September 2001 brought to the forefront again the theme of war psychopathologies and their possible relationship with the increase of violent and / or anomalous behaviors among veterans. In their paper, the Authors reconstruct the evolution of the categories of mental disorders related to war experience, from shell-shock syndrome, described during First World War, till Post Traumatic Stress Disorder (PTSD), obtained from the observations of American soldiers in Vietnam. The Authors recall the fundamental contribution of psychoanalysis in the understanding of post traumatic psychopathologies and the treatment of shell-shock conditions, with particular reference to the Fifth International Psychoanalytic Congress held in Budapest in September 1918. The Authors also analyze data on the incidences of mental diseases, violent crimes, suicides and other forms of deviancy among the veterans of Afghanistan and Iraq. There is strong evidence of a significant relationship between stressful combat experiences and self-destructive behaviors, substance abuse, depressive symptoms, conduct disorders. It is believed that the same military training which the soldiers undertake may also provide the skills and attitudes conducive to the development of criminal careers in veterans.

War is over. Psicopatologie belliche e condotte violente nei reduci

MARTUCCI, PIERPAOLO
2016-01-01

Abstract

La proliferazione dei conflitti dopo gli eventi terroristici del 2001 ha reso nuovamente attuale il tema delle psicopatologie belliche e della loro eventuale relazione con l’incremento di condotte violente e/o anomale fra i veterani. Gli Autori ricostruiscono l’evoluzione delle categorie di disturbi psichici correlati all’esperienza bellica, dalla sindrome da shell-shock, descritta durante la Prima Guerra Mondiale, sino al Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD), derivato dalle osservazioni sui soldati americani in Vietnam. Gli Autori rievocano il fondamentale contributo della psicoanalisi alla comprensione e al trattamento delle patologie da shell-shock, con particolare riferimento al V Congresso Internazionale di Psicoanalisi svoltosi a Budapest nel settembre 1918. Gli Autori analizzano inoltre i dati relativi all’incidenza di disagio mentale, crimini violenti, suicidi e altre forme di devianza fra i reduci dell’Afghanistan e dell’Iraq. Sussistono prove di una significativa correlazione fra esperienze stressanti in combattimento, comportamenti auto-distruttivi, abusi di sostanze, quadri depressivi e anomalie della condotta. Si è ipotizzato che lo stesso addestramento militare possa fornire abilità e attitudini favorevoli a sviluppare carriere criminali nei reduci. The proliferation of conflicts after the terrorist attacks of September 2001 brought to the forefront again the theme of war psychopathologies and their possible relationship with the increase of violent and / or anomalous behaviors among veterans. In their paper, the Authors reconstruct the evolution of the categories of mental disorders related to war experience, from shell-shock syndrome, described during First World War, till Post Traumatic Stress Disorder (PTSD), obtained from the observations of American soldiers in Vietnam. The Authors recall the fundamental contribution of psychoanalysis in the understanding of post traumatic psychopathologies and the treatment of shell-shock conditions, with particular reference to the Fifth International Psychoanalytic Congress held in Budapest in September 1918. The Authors also analyze data on the incidences of mental diseases, violent crimes, suicides and other forms of deviancy among the veterans of Afghanistan and Iraq. There is strong evidence of a significant relationship between stressful combat experiences and self-destructive behaviors, substance abuse, depressive symptoms, conduct disorders. It is believed that the same military training which the soldiers undertake may also provide the skills and attitudes conducive to the development of criminal careers in veterans.
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