L’abbandono delle religioni tradizionali – suggerisce Mullis –, ha aperto la strada a pericolose superstizioni. Scienziati, ecologisti e politici di ogni tendenza si sono convinti che noi esseri umani siamo diventati i nuovi dei e, quindi, “i padroni del pianeta”. Questa convinzione, priva di qualunque fondamento razionale, è suscitata dall’incapacità di accettare la nostra finitudine. Poiché abbiamo paura del buio e della morte “ci sentiamo costretti a farci grandi, e a sentirci re della creazione, padroni di tutte le cose”.

L’immortalità nel secolo delle idee assassine

FESTA, Roberto
2016-01-01

Abstract

L’abbandono delle religioni tradizionali – suggerisce Mullis –, ha aperto la strada a pericolose superstizioni. Scienziati, ecologisti e politici di ogni tendenza si sono convinti che noi esseri umani siamo diventati i nuovi dei e, quindi, “i padroni del pianeta”. Questa convinzione, priva di qualunque fondamento razionale, è suscitata dall’incapacità di accettare la nostra finitudine. Poiché abbiamo paura del buio e della morte “ci sentiamo costretti a farci grandi, e a sentirci re della creazione, padroni di tutte le cose”.
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