Il lavoro muove da una ricostruzione del concettto di "controlimite" con specifico riguardo al rapporto tra ordinamento interno e ordinamento dell'Unione europea. Nella prima parte viene ripercorso l'iter giurisprudenziale della Corte costituzionale che il concetto di controlimite ha via via elaborato a partire dalla giurisprudenza più remota. Di tale giurisprudenza si tenta un bilancio complessivo anche alla luce della dottrina che di tale giurisprudenza si è occupata. Nella seconda parte il contributo, si esamina il contenuto dell'ordinanza n. 24 del 2017 della Corte costituzionale, con cui la Corte ha proposto una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia proprio fondata sui "controlimiti", di cui in sostanza si lamenta una lesione da parte di una precedente pronuncia della Corte di giustizia, la cd. sentenza "Taricco". Oltre ad una ricostruzione della dottrina, molto ricca, sulla decisione della Corte costituzionale, e sulla sentenza della Corte di giustizia a cui essa fa seguito (anch'essa oggetto di attenzione particolare da partte degli studiosi), vengono evidenziati i profili di continuità e di discontinuità rispetto alla pregressa giurisprudenza. Vengono infine analizzate una serie di problematiche, di particolare rilevanza, che l'ordinanza della Corte costituzionale mette a tema: tra le altre l'individuazione dei controlimiti, la rilevanza dell'art. 53 della Carta dei diritti UE, l'elaborazione e il rilievo del concetto di "identità nazionale" di cui all'art. 4.2 TUE.
I controlimiti "comunitari" tra passato e presente
Dolso Gian Paolo
2017-01-01
Abstract
Il lavoro muove da una ricostruzione del concettto di "controlimite" con specifico riguardo al rapporto tra ordinamento interno e ordinamento dell'Unione europea. Nella prima parte viene ripercorso l'iter giurisprudenziale della Corte costituzionale che il concetto di controlimite ha via via elaborato a partire dalla giurisprudenza più remota. Di tale giurisprudenza si tenta un bilancio complessivo anche alla luce della dottrina che di tale giurisprudenza si è occupata. Nella seconda parte il contributo, si esamina il contenuto dell'ordinanza n. 24 del 2017 della Corte costituzionale, con cui la Corte ha proposto una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia proprio fondata sui "controlimiti", di cui in sostanza si lamenta una lesione da parte di una precedente pronuncia della Corte di giustizia, la cd. sentenza "Taricco". Oltre ad una ricostruzione della dottrina, molto ricca, sulla decisione della Corte costituzionale, e sulla sentenza della Corte di giustizia a cui essa fa seguito (anch'essa oggetto di attenzione particolare da partte degli studiosi), vengono evidenziati i profili di continuità e di discontinuità rispetto alla pregressa giurisprudenza. Vengono infine analizzate una serie di problematiche, di particolare rilevanza, che l'ordinanza della Corte costituzionale mette a tema: tra le altre l'individuazione dei controlimiti, la rilevanza dell'art. 53 della Carta dei diritti UE, l'elaborazione e il rilievo del concetto di "identità nazionale" di cui all'art. 4.2 TUE.File | Dimensione | Formato | |
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