Prestito titoli, indeducibilità del manufactured dividend e “rottura” delle simmetrie fiscali

La Corte di cassazione, chiamata a pronunciarsi su un contratto di prestito titoli che prevedeva il pagamento di una “commissione” dal mutuatario al mutuante variamente parametrata all’ammontare dei dividendi percepiti, con sentenza n. 11872/2017 ne ha sancito l’indeducibilità, applicando la norma (art. 109, comma 8, del T.U.I.R.) sull’irrilevanza fiscale del costo di acquisto dell’usufrutto su partecipazioni societarie, data l’identità di funzione economica delle due figure contrattuali. In tal modo, peraltro, è stata equivocata la ratio della disposizione invocata, ispirata a esigenze di simmetria tra la posizione del cessionario e quella del cedente, che realizza plusvalenze (esenti) su partecipazioni. È così stato affermato un principio di diritto fallace e suscettibile di tradursi in doppie imposizioni degli stessi flussi reddituali.