Questo contributo vuole concentrarsi su uno degli aspetti più innovativi e sperimentali della Strategia Nazionale Aree Interne (Snai), che pone questa politica pubblica come avanguardia nazionale rispetto al dibattito sulla crisi e sulla trasformazione del welfare. Uno degli elementi caratteristici della Snai, infatti, è l’attenzione ai diritti di cittadinanza, come forma di investimento contestuale agli interventi per favorire lo sviluppo economico. Gli elementi che portano nuova linfa al dibattito sul welfare, e che verranno brevemente richiamati nell’articolo sono: il superamento della politica dei due tempi, “prima lo sviluppo poi il welfare”, grazie all’approccio della capacitazione; la concezione del welfare non tanto in una logica redistributiva, ma nell’ottica dell’investimento sociale; il tentativo di ricalibratura additiva dei sistemi di welfare locali e il metodo di policy place-based adottato per promuoverne la trasformazione. La rilevanza nazionale di una politica territorializzata per il welfare risiede, anche da una prospettiva euristica e analitica, in quello che Gubert (1989) chiama effetto specchio. Nelle aree interne possiamo vedere alcune dinamiche del sistema di welfare nazionale acutizzate, come conseguenza della struttura ecologica delle popolazioni locali: tassi di anzianità molto alti, esigua presenza di giovani, bassi tassi di natalità, in alcuni casi elevata incidenza di popolazione immigrata (Carrosio, 2012). Le aree interne rappresentano cioè un’occasione privilegiata per “rendere palese ciò che è latente nella costituzione e nel funzionamento di un ordine sociale, (…) per portare alla luce o ingrandire (ndr. ecco l’effetto specchio) ciò che abitualmente è nascosto nell’inconscio sociale ed è perciò votato a rimanere nell’ombra, allo stato di segreto o non pensato sociale» (Sayad, 1996, p. 275). L’innovazione del welfare, che si sperimenta e si attua nelle aree interne, perciò, assume una dimensione generale, capace di disvelare dinamiche, processi e azioni che diventeranno necessari anche in contesti territoriali apparentemente più forti.

L'innovazione che viene dalla periferia: welfare e Strategia Nazionale Aree Interne

Giovanni Carrosio
2016-01-01

Abstract

Questo contributo vuole concentrarsi su uno degli aspetti più innovativi e sperimentali della Strategia Nazionale Aree Interne (Snai), che pone questa politica pubblica come avanguardia nazionale rispetto al dibattito sulla crisi e sulla trasformazione del welfare. Uno degli elementi caratteristici della Snai, infatti, è l’attenzione ai diritti di cittadinanza, come forma di investimento contestuale agli interventi per favorire lo sviluppo economico. Gli elementi che portano nuova linfa al dibattito sul welfare, e che verranno brevemente richiamati nell’articolo sono: il superamento della politica dei due tempi, “prima lo sviluppo poi il welfare”, grazie all’approccio della capacitazione; la concezione del welfare non tanto in una logica redistributiva, ma nell’ottica dell’investimento sociale; il tentativo di ricalibratura additiva dei sistemi di welfare locali e il metodo di policy place-based adottato per promuoverne la trasformazione. La rilevanza nazionale di una politica territorializzata per il welfare risiede, anche da una prospettiva euristica e analitica, in quello che Gubert (1989) chiama effetto specchio. Nelle aree interne possiamo vedere alcune dinamiche del sistema di welfare nazionale acutizzate, come conseguenza della struttura ecologica delle popolazioni locali: tassi di anzianità molto alti, esigua presenza di giovani, bassi tassi di natalità, in alcuni casi elevata incidenza di popolazione immigrata (Carrosio, 2012). Le aree interne rappresentano cioè un’occasione privilegiata per “rendere palese ciò che è latente nella costituzione e nel funzionamento di un ordine sociale, (…) per portare alla luce o ingrandire (ndr. ecco l’effetto specchio) ciò che abitualmente è nascosto nell’inconscio sociale ed è perciò votato a rimanere nell’ombra, allo stato di segreto o non pensato sociale» (Sayad, 1996, p. 275). L’innovazione del welfare, che si sperimenta e si attua nelle aree interne, perciò, assume una dimensione generale, capace di disvelare dinamiche, processi e azioni che diventeranno necessari anche in contesti territoriali apparentemente più forti.
2016
Pubblicato
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