Una storia delle donne in televisione è offerta come ricostruzione al tornasole della storia del medium televisivo. Nei contenuti che veicola come nella sua struttura economico-produttiva, l’industria televisiva è a tutti gli effetti parte del sistema sociale, economico e culturale che la produce, e questo ne è a sua volta circolarmente influenzato. Occupandosi dello spazio delle donne nel piccolo schermo, ovvero della raffigurazione della donna nelle narrazioni catodiche seriali, e delle donne dietro a esso, cioè del loro ruolo nell’industria che crea questi contenuti, due sono gli interrogativi che hanno informato questa ricerca: quali sono esattamente i legami tra queste due sfere, quella contenutistico-artistica e quella industriale-produttiva? E, analogo quesito ma su più ampia scala, tra televisione e società sussiste un rapporto di mero rispecchiamento, o il piccolo schermo propone dei modelli più avanzati in termini di emancipazione ed empowerment della donna, o, ancora e al contrario, contribuisce al perpetrarsi di asimmetrie? È il piccolo schermo, per quanto verticale, uno dei tanti soffitti di vetro contro cui le donne tuttora si scontrano?
L’altra metà dello schermo
Giulia Iannuzzi
2017-01-01
Abstract
Una storia delle donne in televisione è offerta come ricostruzione al tornasole della storia del medium televisivo. Nei contenuti che veicola come nella sua struttura economico-produttiva, l’industria televisiva è a tutti gli effetti parte del sistema sociale, economico e culturale che la produce, e questo ne è a sua volta circolarmente influenzato. Occupandosi dello spazio delle donne nel piccolo schermo, ovvero della raffigurazione della donna nelle narrazioni catodiche seriali, e delle donne dietro a esso, cioè del loro ruolo nell’industria che crea questi contenuti, due sono gli interrogativi che hanno informato questa ricerca: quali sono esattamente i legami tra queste due sfere, quella contenutistico-artistica e quella industriale-produttiva? E, analogo quesito ma su più ampia scala, tra televisione e società sussiste un rapporto di mero rispecchiamento, o il piccolo schermo propone dei modelli più avanzati in termini di emancipazione ed empowerment della donna, o, ancora e al contrario, contribuisce al perpetrarsi di asimmetrie? È il piccolo schermo, per quanto verticale, uno dei tanti soffitti di vetro contro cui le donne tuttora si scontrano?Pubblicazioni consigliate
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