A partire dalla serie televisiva Westworld, creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO (2016-) questo saggio offre una riflessione sul tema dell'essere umano artificiale e del suo trattamento in fantascienza. Particolare attenzione è prestata alle matrici culturali del parco a tema e dell’umano artificiale creato a scopo di intrattenimento, che affondano storicamente nelle grandi esposizioni universali tardo-ottocentesche e novecentesche, laboratori dei meccanismi espositivi moderni, della reificazione dell’alterità, e della fantascientificità stessa intesa in senso di mentalità, e al tema dell’intelligenza artificiale come elemento filosoficamente dirompente, punto di partenza per un dilemma morale sullo statuto di diritto dell’essere artificiale e sugli stessi confini dell'identità umana.
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Giulia Iannuzzi
2017-01-01
Abstract
A partire dalla serie televisiva Westworld, creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO (2016-) questo saggio offre una riflessione sul tema dell'essere umano artificiale e del suo trattamento in fantascienza. Particolare attenzione è prestata alle matrici culturali del parco a tema e dell’umano artificiale creato a scopo di intrattenimento, che affondano storicamente nelle grandi esposizioni universali tardo-ottocentesche e novecentesche, laboratori dei meccanismi espositivi moderni, della reificazione dell’alterità, e della fantascientificità stessa intesa in senso di mentalità, e al tema dell’intelligenza artificiale come elemento filosoficamente dirompente, punto di partenza per un dilemma morale sullo statuto di diritto dell’essere artificiale e sugli stessi confini dell'identità umana.Pubblicazioni consigliate
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