Questo saggio offre un contribuito alla riflessione sull'insegnamento e l'apprendimento della lingua italiana nei conservatori a livello accademico, con particolare riguardo alla microlingua musicale. Vengono ricostruite le macrodinamiche che determinano il quadro dell'utenza target, ossia la presenza straniera nei conservatori italiani, delineandone le tendenze evolutive di medio periodo. L'insegnamento dell'italiano come lingua seconda è dunque inquadrato nel complesso dell'offerta formativa dei corsi accademici nei conservatori, prendendo in esame le motivazioni estrinseche che ne vincolano l'organizzazione e delineando, almeno per gradi linee, la variegata situazione corrente delle policies linguistiche e dell'offerta di corsi di italiano nelle istituzioni della penisola. Viene quindi approfondito un caso di studio—quello della presenza internazionale e dei corsi di italiano presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste –, a partire dal quale è stata elaborata la proposta finale di alcune linee guida per la formulazione di un curricolo di microlingua musicale. Quest'ul- tima sezione, lungi dal voler presentare un curricolo completo (e tantomeno un esaustivo sillabo di microlingua musicale), si offre come ausilio, punto da cui docenti di lingua, coordinatori didattici, responsabili delle relazioni internazionali e servizi linguistici possano partire per costruire un'offerta didattica di sempre maggior qualità, in grado di andare incontro ai bisogni delle istituzioni committenti, degli studenti e della microlingua, nella maniera più efficace possibile in termini di rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti.
Là dove 'l sì suona. L'italiano lingua seconda nei conservatori di musica italiani
Giulia Iannuzzi
2018-01-01
Abstract
Questo saggio offre un contribuito alla riflessione sull'insegnamento e l'apprendimento della lingua italiana nei conservatori a livello accademico, con particolare riguardo alla microlingua musicale. Vengono ricostruite le macrodinamiche che determinano il quadro dell'utenza target, ossia la presenza straniera nei conservatori italiani, delineandone le tendenze evolutive di medio periodo. L'insegnamento dell'italiano come lingua seconda è dunque inquadrato nel complesso dell'offerta formativa dei corsi accademici nei conservatori, prendendo in esame le motivazioni estrinseche che ne vincolano l'organizzazione e delineando, almeno per gradi linee, la variegata situazione corrente delle policies linguistiche e dell'offerta di corsi di italiano nelle istituzioni della penisola. Viene quindi approfondito un caso di studio—quello della presenza internazionale e dei corsi di italiano presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste –, a partire dal quale è stata elaborata la proposta finale di alcune linee guida per la formulazione di un curricolo di microlingua musicale. Quest'ul- tima sezione, lungi dal voler presentare un curricolo completo (e tantomeno un esaustivo sillabo di microlingua musicale), si offre come ausilio, punto da cui docenti di lingua, coordinatori didattici, responsabili delle relazioni internazionali e servizi linguistici possano partire per costruire un'offerta didattica di sempre maggior qualità, in grado di andare incontro ai bisogni delle istituzioni committenti, degli studenti e della microlingua, nella maniera più efficace possibile in termini di rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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