L’improvvisazione musicale è una pratica che ha visto negli ultimi anni il fiorire di numerosi studi che tentano di indagarne le caratteristiche più importanti. L’obiettivo di questo lavoro è descrivere le caratteristiche fenomenologiche dell’atto improvvisativo dal punto di vista dell’esecutore. In particolare, quali sono le caratteristiche strutturali del processo improvvisativo? Cosa s’intende per nonlinearità dell’agire improvvisativo? E in che senso l’atto improvvisativo è emergenziale? Per rispondere a queste domande si è adottato un punto di vista fenomenologico incentrato sulla figura del performer. Si è analizzato il processo improvvisativo comparando esperienze e pratiche musicali eterogenee, descrivendo e analizzando tali esperienze e pratiche. E' per questa ragione che lo svolgimento del percorso di ricerca comporta che la tematica della non-linearità (di stampo musicologico) incontri proficuamente il concetto di invarianza (dalla provenienza ancor più ramificata: scientifica, matematica, psicologica e filosofica), e infine quello di emergenza. La visione fenomenologica che caratterizza il percorso argomentativo ha messo in risalto la forza descrittiva di tali categorie e le loro analogie verso una comprensione dell'atto improvvisativo dal punto di vista dell'esecutore. La prima parte della tesi indaga gli strumenti filosofici offerti dalla fenomenologia husserliana, utili per comprendere la nozione di suono in rapporto alla temporalità della coscienza. La nozione di invarianza è utile per comprendere i problemi dell'identità sonora e come questa assume importanza dal punto di vista fenomenologico per descrivere i processi improvvisativi. Nella seconda parte della tesi il concetto di invarianza è alla base della descrizione dell'atto improvvisativo e del rapporto fra linearità e nonlinearità dell'improvvisazione. Viene analizzato il concetto di “inizio dell'improvvisazione” e “fine dell'improvvisazione”. In ultima analisi, l'atto improvvisativo si mostra come un processo emergenziale di cui l'invarianza e la nonlinearità ne sono gli ingredienti costitutivi. In ultima analisi l’atto improvvisativo si viene a delineare come un atto della coscienza che ha una struttura emergenziale, ovvero invariante rispetto a trasformazioni improvvise, in altre parole il fluire in un presente continuamente emergente, rispetto a un’attesa improvvisa e a una ritenzione sfuggente.

Fenomenologia dell'improvvisazione musicale. La prospettiva del performer / Cosottini, Mirio. - (2018 Oct 30).

Fenomenologia dell'improvvisazione musicale. La prospettiva del performer.

COSOTTINI, MIRIO
2018-10-30

Abstract

L’improvvisazione musicale è una pratica che ha visto negli ultimi anni il fiorire di numerosi studi che tentano di indagarne le caratteristiche più importanti. L’obiettivo di questo lavoro è descrivere le caratteristiche fenomenologiche dell’atto improvvisativo dal punto di vista dell’esecutore. In particolare, quali sono le caratteristiche strutturali del processo improvvisativo? Cosa s’intende per nonlinearità dell’agire improvvisativo? E in che senso l’atto improvvisativo è emergenziale? Per rispondere a queste domande si è adottato un punto di vista fenomenologico incentrato sulla figura del performer. Si è analizzato il processo improvvisativo comparando esperienze e pratiche musicali eterogenee, descrivendo e analizzando tali esperienze e pratiche. E' per questa ragione che lo svolgimento del percorso di ricerca comporta che la tematica della non-linearità (di stampo musicologico) incontri proficuamente il concetto di invarianza (dalla provenienza ancor più ramificata: scientifica, matematica, psicologica e filosofica), e infine quello di emergenza. La visione fenomenologica che caratterizza il percorso argomentativo ha messo in risalto la forza descrittiva di tali categorie e le loro analogie verso una comprensione dell'atto improvvisativo dal punto di vista dell'esecutore. La prima parte della tesi indaga gli strumenti filosofici offerti dalla fenomenologia husserliana, utili per comprendere la nozione di suono in rapporto alla temporalità della coscienza. La nozione di invarianza è utile per comprendere i problemi dell'identità sonora e come questa assume importanza dal punto di vista fenomenologico per descrivere i processi improvvisativi. Nella seconda parte della tesi il concetto di invarianza è alla base della descrizione dell'atto improvvisativo e del rapporto fra linearità e nonlinearità dell'improvvisazione. Viene analizzato il concetto di “inizio dell'improvvisazione” e “fine dell'improvvisazione”. In ultima analisi, l'atto improvvisativo si mostra come un processo emergenziale di cui l'invarianza e la nonlinearità ne sono gli ingredienti costitutivi. In ultima analisi l’atto improvvisativo si viene a delineare come un atto della coscienza che ha una struttura emergenziale, ovvero invariante rispetto a trasformazioni improvvise, in altre parole il fluire in un presente continuamente emergente, rispetto a un’attesa improvvisa e a una ritenzione sfuggente.
30-ott-2018
BERTINETTO, ALESSANDRO GIOVANNI
SBISA', MARINA
29
2016/2017
Settore M-FIL/04 - Estetica
Università degli Studi di Trieste
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