Il contributo prende in esame un’iscrizione perduta ma segnalata nel XVIII secolo nella villa Michieli di Campolongo al Torre (Udine, Italia), una località non molto distante da Aquileia. Mommsen tuttavia schedò il testo tra le iscrizioni false di CIL V. Le ragioni di questo destino risiedono nella cattiva fama (come falsario) del conte Girolamo Asquini (1762‐1837) e nel nome degli autori della dedica, i pagani Meteienses. Il toponimo Meteia da cui deriverebbe l’odierno Medea sarebbe per Asquini e per altri prova sicura dell’arrivo degli Argonauti in regione. In realtà le modalità di trasmissione dell’iscrizione, l’analisi linguistica del toponimo e elementi interni del testo epigrafico farebbero propendere per la genuinità della dedica.
I pagani Meteienses di CIL V 42*: La possibile riabilitazione di un ʺfalso asquinianoʺ
Mainardis Fulvia
2018-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame un’iscrizione perduta ma segnalata nel XVIII secolo nella villa Michieli di Campolongo al Torre (Udine, Italia), una località non molto distante da Aquileia. Mommsen tuttavia schedò il testo tra le iscrizioni false di CIL V. Le ragioni di questo destino risiedono nella cattiva fama (come falsario) del conte Girolamo Asquini (1762‐1837) e nel nome degli autori della dedica, i pagani Meteienses. Il toponimo Meteia da cui deriverebbe l’odierno Medea sarebbe per Asquini e per altri prova sicura dell’arrivo degli Argonauti in regione. In realtà le modalità di trasmissione dell’iscrizione, l’analisi linguistica del toponimo e elementi interni del testo epigrafico farebbero propendere per la genuinità della dedica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
AnuariMarcMayer.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Copyright Editore
Dimensione
1.06 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.06 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.