Il contributo si propone di esplicitare i temi di discussione della tavola rotonda che si è successivamente tenuta alla XI Giornata di Studi INU di Napoli, e al contempo anticipare alcune questioni che emergono da ricerche in corso avviate dal gruppo di lavoro costituito dalle autrici. La tavola rotonda infatti è stata organizzata per sviluppare un dibattito sulle forme di messa in valore dei patrimoni urbani e territoriali proposte dall'UNESCO, osservando la loro applicazione in contesti italiani ed internazionali. Non da oggi infatti chi opera in questi contesti si interroga – nel rapporto tra le tre componenti essenziali dell'intervento su tali patrimoni, conservazione, valorizzazione e comunicazione – su come si stanno definendo percorsi di riconoscimento, strumenti di governance dei patrimoni, modalità di comunicazione e fruizione del bene tutelato e del territorio di cui fa parte.La prospettiva qui proposta è quella di ampliare lo sguardo dall’attenzione all'heritage a quella alla legacy, facendo seguito a un sempre più diffuso processo di estensione dell’oggetto patrimoniale che consente di riconoscere come legata al patrimonio in quanto tale una buffer zone – in termini spaziali, concettuali e temporali – che non può non essere considerata come parte attiva all’interno del processo di tutela e di valorizzazione, siano essi in via di definizione o in atto.
Tra heritage e legacy. Forme, attori e strumenti della messa in valore dei patrimoni UNESCO
elisa cacaci
;irma visalli;alessandra marin
2018-01-01
Abstract
Il contributo si propone di esplicitare i temi di discussione della tavola rotonda che si è successivamente tenuta alla XI Giornata di Studi INU di Napoli, e al contempo anticipare alcune questioni che emergono da ricerche in corso avviate dal gruppo di lavoro costituito dalle autrici. La tavola rotonda infatti è stata organizzata per sviluppare un dibattito sulle forme di messa in valore dei patrimoni urbani e territoriali proposte dall'UNESCO, osservando la loro applicazione in contesti italiani ed internazionali. Non da oggi infatti chi opera in questi contesti si interroga – nel rapporto tra le tre componenti essenziali dell'intervento su tali patrimoni, conservazione, valorizzazione e comunicazione – su come si stanno definendo percorsi di riconoscimento, strumenti di governance dei patrimoni, modalità di comunicazione e fruizione del bene tutelato e del territorio di cui fa parte.La prospettiva qui proposta è quella di ampliare lo sguardo dall’attenzione all'heritage a quella alla legacy, facendo seguito a un sempre più diffuso processo di estensione dell’oggetto patrimoniale che consente di riconoscere come legata al patrimonio in quanto tale una buffer zone – in termini spaziali, concettuali e temporali – che non può non essere considerata come parte attiva all’interno del processo di tutela e di valorizzazione, siano essi in via di definizione o in atto.File | Dimensione | Formato | |
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