Il Consiglio di Stato, nella più recente giursiprudenza, pare aderire pienamente e definitivamente ad una ricostruzione dell’ordinamento giuridico vigente tesa ad escludere ogni forma di prolungamento ex lege delle concessioni demaniali e ad affermare la necessità di un reale confronto concorrenziale per l’assegnazione delle stesse. Il Consiglio di Stato afferma, infatti, l’irriducibilità delle concessioni di beni demaniali marittimi destinati alla nautica da diporto alle concessioni aventi finalità turistiche ricreative. In questo modo, le concessioni dedicate alla nautica da diporto, scadute prima dell’entrata in vigore della legge 24 dicembre 2012 n. 228, sono radicalmente escluse da qualsiasi ipotesi di proroga automatica ex lege. In ogni caso e comunque le proroghe ex lege delle concessioni demaniali marittime si pongono in contrasto con la disciplina giuridica di origine comunitaria e vanno pertanto disapplicate sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Giudice.

Le concessioni demaniali destinate alla realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto non rientrano tra le concessioni a finalità “turistico ricreativa”

Giulia Milo
2018-01-01

Abstract

Il Consiglio di Stato, nella più recente giursiprudenza, pare aderire pienamente e definitivamente ad una ricostruzione dell’ordinamento giuridico vigente tesa ad escludere ogni forma di prolungamento ex lege delle concessioni demaniali e ad affermare la necessità di un reale confronto concorrenziale per l’assegnazione delle stesse. Il Consiglio di Stato afferma, infatti, l’irriducibilità delle concessioni di beni demaniali marittimi destinati alla nautica da diporto alle concessioni aventi finalità turistiche ricreative. In questo modo, le concessioni dedicate alla nautica da diporto, scadute prima dell’entrata in vigore della legge 24 dicembre 2012 n. 228, sono radicalmente escluse da qualsiasi ipotesi di proroga automatica ex lege. In ogni caso e comunque le proroghe ex lege delle concessioni demaniali marittime si pongono in contrasto con la disciplina giuridica di origine comunitaria e vanno pertanto disapplicate sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Giudice.
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