ABSTRACT Il presente lavoro mira a fornire delle prime indicazioni sperimentali al fine di giungere a una potenziale realizzazione di mappe tattili bidimensionali fruibili da parte di persone non vedenti dirette alla decodifica del segno, della linea, della forma e del colore per dare loro la possibilità di fruire nel modo più cognitivamente ergonomico possibile delle opere artistiche. I precedenti tentativi che si trovano in letteratura hanno scelto di decodificare le opere d’arte sotto forma di rappresentazioni in 3D su diversi supporti; tali tentativi presentano però vari limiti, tra cui l’intrasportabilità, l’elevato costo e l’eccesso di particolari riprodotti. La ricerca presente si propone di individuare le prime basi di un linguaggio di decodifica tattile che possa veicolare l’informazione visiva e dunque essere interpretato da persone con deficit visivi. A tal fine sono stati condotti 5 esperimenti. Una volta identificato il migliore materiale da utilizzare per il supporto cartaceo in termini di grammatura e lisciatura della carta, per ottimizzare sia l’esplorazione tramite le dita sia la stampa offset, le dimensioni degli stimoli ideali ai fini dell’esplorazione tattile da parte dei partecipanti, prendendo come riferimento le misure standard della scrittura braille, e definiti altezza e spessore minimo per la stampa, si è proceduto a produrre gli stimoli da somministrare ai partecipanti, che sono stati progettati in AutoCAD®. Il campione di partecipanti nei primi due esperimenti era composto da un gruppo di controllo, costituito da normovedenti (bendati), e da un gruppo sperimentale costituito da persone con diversi livelli di deficit visivo, ossia non vedenti congeniti, non vedenti tardivi e ipovedenti (bendati). Il campione è stato inoltre selezionato in modo da bilanciare, qualora possibile, i fattori età, sesso, e dominanza manuale. Nel terzo, quarto e quinto esperimento hanno partecipato solo soggetti non vedenti. Il primo esperimento era volto ad indagare le capacità di discriminazione tattile della densità. Il secondo esperimento è stato orientato a testare la possibilità di utilizzare un modo spontaneo e ecologico per codificare la caratteristica del colore (più nello specifico, il colore acromatico) tramite l’utilizzo della densità, ovvero, se è possibile usare la densità per veicolare l’informazione cromatica. Il terzo esperimento si è rivolto allo studio delle capacità di discriminazione tattile delle forme piane, mentre il quarto esperimento intendeva verificare le capacità di discriminazione delle forme solide (si veda la teoria dei Geoni di Biederman, 1987). Nel quinto esperimento si è indagata la percezione tattile di due caratteristiche contemporaneamente presenti: densità/colore e forma. Infine, sono state condotte due interviste semi-strutturate a due scultori non vedenti tardivi riconosciuti a livello internazionale con lo scopo di rilevare l’opinione e la rappresentazione tattile/mentale da parte di soggetti esperti di alcune delle caratteristiche percettive fondamentali degli oggetti visivi, tra cui quelle che sono state oggetto di indagine negli esperimenti (densità, colore, forma, prospettiva, orientamento).

“Cultura accessibile: studio ergonomico per l’implementazione di mappe tattili per la fruizione dell’arte pittorica e scultorea da parte di utenti con disabilità visiva” / Ferrari, Raffaella. - (2019 Oct 25).

“Cultura accessibile: studio ergonomico per l’implementazione di mappe tattili per la fruizione dell’arte pittorica e scultorea da parte di utenti con disabilità visiva”.

FERRARI, RAFFAELLA
2019-10-25

Abstract

ABSTRACT Il presente lavoro mira a fornire delle prime indicazioni sperimentali al fine di giungere a una potenziale realizzazione di mappe tattili bidimensionali fruibili da parte di persone non vedenti dirette alla decodifica del segno, della linea, della forma e del colore per dare loro la possibilità di fruire nel modo più cognitivamente ergonomico possibile delle opere artistiche. I precedenti tentativi che si trovano in letteratura hanno scelto di decodificare le opere d’arte sotto forma di rappresentazioni in 3D su diversi supporti; tali tentativi presentano però vari limiti, tra cui l’intrasportabilità, l’elevato costo e l’eccesso di particolari riprodotti. La ricerca presente si propone di individuare le prime basi di un linguaggio di decodifica tattile che possa veicolare l’informazione visiva e dunque essere interpretato da persone con deficit visivi. A tal fine sono stati condotti 5 esperimenti. Una volta identificato il migliore materiale da utilizzare per il supporto cartaceo in termini di grammatura e lisciatura della carta, per ottimizzare sia l’esplorazione tramite le dita sia la stampa offset, le dimensioni degli stimoli ideali ai fini dell’esplorazione tattile da parte dei partecipanti, prendendo come riferimento le misure standard della scrittura braille, e definiti altezza e spessore minimo per la stampa, si è proceduto a produrre gli stimoli da somministrare ai partecipanti, che sono stati progettati in AutoCAD®. Il campione di partecipanti nei primi due esperimenti era composto da un gruppo di controllo, costituito da normovedenti (bendati), e da un gruppo sperimentale costituito da persone con diversi livelli di deficit visivo, ossia non vedenti congeniti, non vedenti tardivi e ipovedenti (bendati). Il campione è stato inoltre selezionato in modo da bilanciare, qualora possibile, i fattori età, sesso, e dominanza manuale. Nel terzo, quarto e quinto esperimento hanno partecipato solo soggetti non vedenti. Il primo esperimento era volto ad indagare le capacità di discriminazione tattile della densità. Il secondo esperimento è stato orientato a testare la possibilità di utilizzare un modo spontaneo e ecologico per codificare la caratteristica del colore (più nello specifico, il colore acromatico) tramite l’utilizzo della densità, ovvero, se è possibile usare la densità per veicolare l’informazione cromatica. Il terzo esperimento si è rivolto allo studio delle capacità di discriminazione tattile delle forme piane, mentre il quarto esperimento intendeva verificare le capacità di discriminazione delle forme solide (si veda la teoria dei Geoni di Biederman, 1987). Nel quinto esperimento si è indagata la percezione tattile di due caratteristiche contemporaneamente presenti: densità/colore e forma. Infine, sono state condotte due interviste semi-strutturate a due scultori non vedenti tardivi riconosciuti a livello internazionale con lo scopo di rilevare l’opinione e la rappresentazione tattile/mentale da parte di soggetti esperti di alcune delle caratteristiche percettive fondamentali degli oggetti visivi, tra cui quelle che sono state oggetto di indagine negli esperimenti (densità, colore, forma, prospettiva, orientamento).
25-ott-2019
AGOSTINI, TIZIANO
31
2017/2018
Settore M-PSI/01 - Psicologia Generale
Università degli Studi di Trieste
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