Sebbene la dottrina abbia sin dagli albori sostenuto l’importanza di operare un’adeguata separazione dei componenti straordinari di reddito all’interno del conto economico, diverse ragioni (in cui si fondono presumibilmente motivi di ordine pratico e spinte di carattere ideologico), hanno indotto a eliminare dal bilancio l’evidenza delle poste straordinarie sia su indicazione dei principi contabili internazionali che nazionali. Ciò contrasta, tuttavia, con l’esigenza degli investitori o degli analisti esterni di apprezzare adeguatamente la “qualità” del reddito rendicontato dalle imprese. Il processo di normalizzazione, necessario per acclarare tale “qualità” e per aumentare conseguentemente la capacità predittiva del reddito preso in considerazione richiede, dunque, il corretto apprezzamento tanto dell’entità quanto della composizione interna delle poste straordinarie di reddito. In questo contributo si forniscono le informazioni di base per comprendere come tale analisi dovrebbe svolgersi, rimandando il lettore alle possibili fonti informative per operare tale distinzione, e ricordando, da un lato, le caratteristiche che concorrono a distinguere le componenti in esame rispetto a quelle ordinarie e, dall’altro, la classificazione proposta dalla dottrina, classificazione che può essere utilmente impiegata per l’individuazione delle fattispecie concrete favorendo, in ta modo, il loro corretto trattamento.
Titolo: | Le componenti straordinarie: quale ruolo hanno nella normalizzazione del reddito? |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Stato di pubblicazione: | Pubblicato |
Rivista: | |
Abstract: | Sebbene la dottrina abbia sin dagli albori sostenuto l’importanza di operare un’adeguata separazione dei componenti straordinari di reddito all’interno del conto economico, diverse ragioni (in cui si fondono presumibilmente motivi di ordine pratico e spinte di carattere ideologico), hanno indotto a eliminare dal bilancio l’evidenza delle poste straordinarie sia su indicazione dei principi contabili internazionali che nazionali. Ciò contrasta, tuttavia, con l’esigenza degli investitori o degli analisti esterni di apprezzare adeguatamente la “qualità” del reddito rendicontato dalle imprese. Il processo di normalizzazione, necessario per acclarare tale “qualità” e per aumentare conseguentemente la capacità predittiva del reddito preso in considerazione richiede, dunque, il corretto apprezzamento tanto dell’entità quanto della composizione interna delle poste straordinarie di reddito. In questo contributo si forniscono le informazioni di base per comprendere come tale analisi dovrebbe svolgersi, rimandando il lettore alle possibili fonti informative per operare tale distinzione, e ricordando, da un lato, le caratteristiche che concorrono a distinguere le componenti in esame rispetto a quelle ordinarie e, dall’altro, la classificazione proposta dalla dottrina, classificazione che può essere utilmente impiegata per l’individuazione delle fattispecie concrete favorendo, in ta modo, il loro corretto trattamento. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11368/2958722 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in Rivista |
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