La attuazione della riforma della geografia amministrativa dell'Italia, avviata con la legge 56 del 2014, ha prodotto non soltanto una differenziazione interna fra regioni con e senza città metropolitana, che si unisce a quella preesistente fra regioni a statuto ordinario e a statuto speciale, ma anche una rincorsa a una maggior differenziazione in cui i territori che si considerano maggiormente dotati - dal punto di vista economico - ritengono necessario poter disporre di prerogative di autonomia maggiori rispetto al resto del Paese. Il contributo discute la prospettiva alla luce delle richieste di "autonoma differenziata" presentate da Veneto, Lombardia e Emilia Romagna.
Introduzione a Sessione 11. Una nuova geografia politica dell’Italia
zilli, sergio
2019-01-01
Abstract
La attuazione della riforma della geografia amministrativa dell'Italia, avviata con la legge 56 del 2014, ha prodotto non soltanto una differenziazione interna fra regioni con e senza città metropolitana, che si unisce a quella preesistente fra regioni a statuto ordinario e a statuto speciale, ma anche una rincorsa a una maggior differenziazione in cui i territori che si considerano maggiormente dotati - dal punto di vista economico - ritengono necessario poter disporre di prerogative di autonomia maggiori rispetto al resto del Paese. Il contributo discute la prospettiva alla luce delle richieste di "autonoma differenziata" presentate da Veneto, Lombardia e Emilia Romagna.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
zilli_dini introduzione_a_una_nuova_geografia_politica_dell'italia_Novara2018.pdf
accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
333.68 kB
Formato
Adobe PDF
|
333.68 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.