Oggetti fittizi: un'indagine metafisica.

In this thesis I propose an artefactualist theory of fictional objects declined according to a modern version of hylomorphism called amorphism. The main goal is to propose a conception of ficta that is respectful of our intuitions as speakers, but, at the same time, eliminates their inconsistencies. In order to do this, I introduce in the first part of the thesis the terms of the debate about fictional objects and the main positions currently available showing the main problems undermining them. In the second part, I introduce some concepts belonging to the neo-Aristotelian philosophy, such as sortal concepts, criteria of identity, hylomorphism and a recent variation of this doctrine proposed by S.J. Evnine and called amorphism. In the third part I propose my personal theory using amorphism in an attempt to formulate identity criteria to be associated with the sortal "Fictitious Object” and formulated in terms of creative acts. I then develop the theory in order to provide a convincing explanation of what it means for an author to create a fictum, what it means to affirm of a fictional object that it does not exist and in what sense a fictional object has the properties that are ascribed to it in the stories to which it belongs.

In questa tesi propongo di formulare una teoria artefattualista degli oggetti fittizi declinata secondo una versione moderna dell’ilemorfismo denominata amorfismo. L’obiettivo principale è quello di proporre una concezione dei ficta che sia rispettosa delle nostre intuizioni di parlanti, ma, allo stesso tempo, ne elimini le incoerenze. Per fare questo, introduco nella prima parte i termini del dibattito analitico sugli oggetti fittizi e le principali posizioni attualmente disponibili mostrandone i problemi principali. Nella seconda parte, introduco alcuni concetti che ho incontrato nel mio lavoro di ricerca consultando la letteratura appartenente alla corrente neo-aristotelica sempre di area analitica. Nello specifico, espongo la nozione di concetto sortale, di criterio d’identità, la dottrina dell’ilemorfismo ed una sua recente variazione proposta da S.J. Evnine denominata amorfismo. Nella terza parte propongo la mia personale teoria utilizzando l’amorfismo nel tentativo di formulare dei criteri d’identità da associare al sortale “Oggetto Fittizio” in termini di atti creativi. Sviluppo poi la teoria in modo da fornire una spiegazione convincente di cosa significhi per un autore creare un fictum, cosa significa affermare di un oggetto fittizio che non esiste e in che senso un oggetto fittizio possiede le proprietà che gli sono ascritte nelle storie che lo vedono protagonista.