L’assetto delle autonomie locali è uno degli elementi che la gestione del Covid-19 ha maggiormente coinvolto. Le difficoltà della struttura amministrativa italiana sono emerse durante in questo periodo ed hanno avuto conseguenze anche sulla efficienza delle istituzioni e dei mercati. L’arrivo del Covid-19 ha messo in discussione molti aspetti della vita interna al Paese e l’esperienza vissuta spinge per la revisione di alcuni aspetti delle vicende politiche italiane. Il presente contributo vuole sottolineare - attraverso due casi studio - i temi di geografia politica sollevati dal nuovo stato delle cose, e indicare gli spazi che questi aprono. Da un lato gli autori discutono il riordino dell’amministrazione dello Stato avvenuto con la legge 56 del 2014, la nuova gerarchia dei poteri amministrativi e l’avvio delle Città metropolitana. Dall’altro essi affrontano il dibattito relativo alla richiesta di autonomia differenziata presentata da tre regioni – Veneto, Lombardia e Emilia – Romagna – allo scopo di aumentare i propri spazi di potere, e le conseguenze sul resto del Paese.

Riordino territoriale e autonomia differenziata. Una questione da ridiscutere alla luce dell’epidemia

Sergio Zilli
Writing – Review & Editing
2020-01-01

Abstract

L’assetto delle autonomie locali è uno degli elementi che la gestione del Covid-19 ha maggiormente coinvolto. Le difficoltà della struttura amministrativa italiana sono emerse durante in questo periodo ed hanno avuto conseguenze anche sulla efficienza delle istituzioni e dei mercati. L’arrivo del Covid-19 ha messo in discussione molti aspetti della vita interna al Paese e l’esperienza vissuta spinge per la revisione di alcuni aspetti delle vicende politiche italiane. Il presente contributo vuole sottolineare - attraverso due casi studio - i temi di geografia politica sollevati dal nuovo stato delle cose, e indicare gli spazi che questi aprono. Da un lato gli autori discutono il riordino dell’amministrazione dello Stato avvenuto con la legge 56 del 2014, la nuova gerarchia dei poteri amministrativi e l’avvio delle Città metropolitana. Dall’altro essi affrontano il dibattito relativo alla richiesta di autonomia differenziata presentata da tre regioni – Veneto, Lombardia e Emilia – Romagna – allo scopo di aumentare i propri spazi di potere, e le conseguenze sul resto del Paese.
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