Lo studio dei divari territoriali ha portato di recente all’emersione di una nuova categoria di analisi e di progettazione di interventi, quella delle aree interne, cioè quelle porzioni di territorio lontane dai poli in cui si concentrano sviluppo e servizi. In Italia rappresentano il 60% del territorio, in cui abita il 20% della popolazione, ma contengono circa il 70% della superficie forestale e il 77% della superficie protetta (parchi e zone di protezione speciale). Per questa abbondanza di risorse naturali, lo sviluppo equo e sostenibile di questa parte di Italia è stra- tegico per ricucire la frattura tra ambiente e società nel nostro Paese. Tuttavia, la compromessa situazione demografica, caratterizzata da un’elevata percentuale di popolazione anziana e bassi tassi di natalità, rappresenta un ostacolo alla costruzione di visioni e strategie di sviluppo. Senza l’arrivo di nuovi abitanti è difficile rendere sostenibile il welfare e riattivare le filiere produttive a partire dalla gestione dell’ambiente. Il saggio è organizzato in tre parti: nella prima si traccia la geografia delle aree interne, mettendone in luce gli aspetti salienti; nella seconda si contestualizzano queste aree nella cornice della crisi socio-ecologica; nella terza parte si delineano difficoltà e prospettive nello sviluppo di questi territori.
L'Italia delle aree interne tra fragilità e innovazione
Carrosio Giovanni
2020-01-01
Abstract
Lo studio dei divari territoriali ha portato di recente all’emersione di una nuova categoria di analisi e di progettazione di interventi, quella delle aree interne, cioè quelle porzioni di territorio lontane dai poli in cui si concentrano sviluppo e servizi. In Italia rappresentano il 60% del territorio, in cui abita il 20% della popolazione, ma contengono circa il 70% della superficie forestale e il 77% della superficie protetta (parchi e zone di protezione speciale). Per questa abbondanza di risorse naturali, lo sviluppo equo e sostenibile di questa parte di Italia è stra- tegico per ricucire la frattura tra ambiente e società nel nostro Paese. Tuttavia, la compromessa situazione demografica, caratterizzata da un’elevata percentuale di popolazione anziana e bassi tassi di natalità, rappresenta un ostacolo alla costruzione di visioni e strategie di sviluppo. Senza l’arrivo di nuovi abitanti è difficile rendere sostenibile il welfare e riattivare le filiere produttive a partire dalla gestione dell’ambiente. Il saggio è organizzato in tre parti: nella prima si traccia la geografia delle aree interne, mettendone in luce gli aspetti salienti; nella seconda si contestualizzano queste aree nella cornice della crisi socio-ecologica; nella terza parte si delineano difficoltà e prospettive nello sviluppo di questi territori.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Territori in Movimento_interni (1).pdf
accesso aperto
Descrizione: pdf del contributo - layout di stampa
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
976.18 kB
Formato
Adobe PDF
|
976.18 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.