Recenti scavi nel santuario sannitico di Pietrabbondante (IS) hanno permesso di individuare una nuova area santuariale caratterizzata dalla presenza di alcuni sacelli e di un tempio identificabile come un Aerarium. L’indagine della cella della nuova struttura templare ha portato alla scoperta di un nucleo di 342 monete rinvenute all’interno di una arca scavata nel terreno e delimitata dal resto della pavimentazione. Le monete si componevano di emissioni bronzee e argentee, tra cui esemplari magnogreci e un più cospicuo nucleo di produzioni romane. La loro presenza nell’Aerarium permette di interpretare il ritrovamento come un deposito votivo realizzato a seguito della distruzione del santuario ad opera di Annibale, a cui sembra riconducibile anche il materiale numismatico dai coevi strati di distruzione di un’altra struttura templare (il cd. Tempio ionico). Assieme all’analisi delle monete rinvenute nei livelli di fondazione dell’Aerarium, è possibile osservare il susseguirsi delle riforme a cui fu soggetto il sistema monetario romano, che proprio negli anni della guerra annibalica vide la riduzione del bronzo da un peso semilibrale a quello sestantale e l’introduzione del nuovo numerario argenteo, il denario.
Un deposito votivo dal santuario di Pietrabbondante (IS)
Simone Boccardi
2019-01-01
Abstract
Recenti scavi nel santuario sannitico di Pietrabbondante (IS) hanno permesso di individuare una nuova area santuariale caratterizzata dalla presenza di alcuni sacelli e di un tempio identificabile come un Aerarium. L’indagine della cella della nuova struttura templare ha portato alla scoperta di un nucleo di 342 monete rinvenute all’interno di una arca scavata nel terreno e delimitata dal resto della pavimentazione. Le monete si componevano di emissioni bronzee e argentee, tra cui esemplari magnogreci e un più cospicuo nucleo di produzioni romane. La loro presenza nell’Aerarium permette di interpretare il ritrovamento come un deposito votivo realizzato a seguito della distruzione del santuario ad opera di Annibale, a cui sembra riconducibile anche il materiale numismatico dai coevi strati di distruzione di un’altra struttura templare (il cd. Tempio ionico). Assieme all’analisi delle monete rinvenute nei livelli di fondazione dell’Aerarium, è possibile osservare il susseguirsi delle riforme a cui fu soggetto il sistema monetario romano, che proprio negli anni della guerra annibalica vide la riduzione del bronzo da un peso semilibrale a quello sestantale e l’introduzione del nuovo numerario argenteo, il denario.Pubblicazioni consigliate
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