La ricerca si sviluppa a partire dall’esperienza svolta sul campo durante un percorso di lavoro in un contesto formale-informale in Argentina. Attraverso l’approfondimento e le indagini condotte nel quartiere periferico di San Jorge sono emerse alcune questioni relativamente al suo processo di formazione e nel merito dei soggetti coinvolti. Nello specifico la ricerca si è articolata su due filoni di approfondimento: i soggetti terzi, quali le ONG e gli attori connessi; e le pratiche spaziali che tali soggetti sviluppano nella città. La ricerca analizza questi due elementi sia mediante un confronto con il panorama disciplinare delle teorie sullo sviluppo urbano alternativo che mediante un accostamento con esperienze spaziali affini, provando ad estrarne caratteri e modalità di approccio simili. Lo scopo dei confronti sviluppati è indirizzato alla definizione di una tipologia di intervento che si discosta sia dalle pratiche impositive top-down, tipiche della pianificazione istituzionale, che dai fenomeni urbani bottom-up, quali quelli attivati direttamente dalla popolazione. La definizione di un approccio che si inserisce nel mezzo, “in-between”, rispetto sia alla dualità tra la componente istituzionale e quella dei cittadini, sia tra gli approcci attuati. L’osservazione svolta nel caso studio di Posadas ha suggerito l’esistenza di tala sistema di approccio alternativo e ha stimolato la necessità di un confronto più ad ampio spettro. Attraverso questo percorso di studio gli obbiettivi della ricerca riguardano la proposta di una maggiore attenzione rispetto a tali produzioni di “urbanità alternative” e in particolare rispetto ai soggetti coinvolti. Provare a comprendere come esperienze personali e collettive abbiano partecipato alla formazione di un contesto urbano specifico, non ha la presunzione di sviluppare proposte di approccio definitive, quanto la volontà di testimoniare quanto vissuto e osservato, in modo che tali informazioni non vadano disperse e possano diventare parte di ulteriori percorsi di ricerca. L’obbiettivo del lavoro svolto è, infatti, quello di proporre una visione analitica di quanto osservato, per poter attivare confronti e percorsi condivisi con esperti e ricercatori impegnati sui medesimi temi, allo scopo di comparare questioni poste e ipotesi dedotte da quanto analizzato. Lo scopo della ricerca è, inoltre, far emergere un caso che altrimenti sarebbe rimasto misconosciuto. La mancata copertura letteraria e documentale, di casi come quello di San Jorge, può, infatti, determinare una visione distorta di quanto avvenuto nel suo percorso di sviluppo, partecipando ad una non sua corretta definizione.
"Fare città" tra processi e pratiche in-between. Il caso di Posadas in Argentina / DALLA PIETÀ, Enrico. - (2019 Mar 29).
"Fare città" tra processi e pratiche in-between. Il caso di Posadas in Argentina.
DALLA PIETÀ, ENRICO
2019-03-29
Abstract
La ricerca si sviluppa a partire dall’esperienza svolta sul campo durante un percorso di lavoro in un contesto formale-informale in Argentina. Attraverso l’approfondimento e le indagini condotte nel quartiere periferico di San Jorge sono emerse alcune questioni relativamente al suo processo di formazione e nel merito dei soggetti coinvolti. Nello specifico la ricerca si è articolata su due filoni di approfondimento: i soggetti terzi, quali le ONG e gli attori connessi; e le pratiche spaziali che tali soggetti sviluppano nella città. La ricerca analizza questi due elementi sia mediante un confronto con il panorama disciplinare delle teorie sullo sviluppo urbano alternativo che mediante un accostamento con esperienze spaziali affini, provando ad estrarne caratteri e modalità di approccio simili. Lo scopo dei confronti sviluppati è indirizzato alla definizione di una tipologia di intervento che si discosta sia dalle pratiche impositive top-down, tipiche della pianificazione istituzionale, che dai fenomeni urbani bottom-up, quali quelli attivati direttamente dalla popolazione. La definizione di un approccio che si inserisce nel mezzo, “in-between”, rispetto sia alla dualità tra la componente istituzionale e quella dei cittadini, sia tra gli approcci attuati. L’osservazione svolta nel caso studio di Posadas ha suggerito l’esistenza di tala sistema di approccio alternativo e ha stimolato la necessità di un confronto più ad ampio spettro. Attraverso questo percorso di studio gli obbiettivi della ricerca riguardano la proposta di una maggiore attenzione rispetto a tali produzioni di “urbanità alternative” e in particolare rispetto ai soggetti coinvolti. Provare a comprendere come esperienze personali e collettive abbiano partecipato alla formazione di un contesto urbano specifico, non ha la presunzione di sviluppare proposte di approccio definitive, quanto la volontà di testimoniare quanto vissuto e osservato, in modo che tali informazioni non vadano disperse e possano diventare parte di ulteriori percorsi di ricerca. L’obbiettivo del lavoro svolto è, infatti, quello di proporre una visione analitica di quanto osservato, per poter attivare confronti e percorsi condivisi con esperti e ricercatori impegnati sui medesimi temi, allo scopo di comparare questioni poste e ipotesi dedotte da quanto analizzato. Lo scopo della ricerca è, inoltre, far emergere un caso che altrimenti sarebbe rimasto misconosciuto. La mancata copertura letteraria e documentale, di casi come quello di San Jorge, può, infatti, determinare una visione distorta di quanto avvenuto nel suo percorso di sviluppo, partecipando ad una non sua corretta definizione.File | Dimensione | Formato | |
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