Molti osservatori riconoscono da tempo l’esigenza di una riforma complessiva e strutturale del sistema tributario italiano: l’impianto scaturito dalla riforma degli anni Settanta del secolo scorso ha infatti via via perso i suoi tratti caratteristici sotto i colpi di una produzione legislativa alluvionale completamente priva di sistematicità. Esigenze contingenti di gettito e utilizzi della leva fiscale per le più disparità finalità hanno determinato una frammentazione dei regimi fiscali e un assetto caotico e irrazionale. In questo quadro generale il settore che più di ogni altro ha sofferto è l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Quest’ultima, infatti, non è soltanto la principale fonte di entrate tributarie, ma è altresì il tributo che connota il rapporto di «cittadinanza fiscale», delinea le forme di appartenenza alla comunità nazionale, attua i principi costituzionali di solidarietà e uguaglianza, implica scelte che incidono sulla giustizia distributiva. Ebbene, il vigente sistema italiano di imposizione dei redditi non raggiunge alcuno degli obiettivi che ad esso il legislatore aveva inizialmente assegnato, riuscendo al tempo stesso a generare disuguaglianza, inefficienza, disincentivi al lavoro e ostacoli alla produzione.

Audizione svolta presso le Commissioni riunite VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati 6° Commissione (Finanze e Tesoro) del Senato della Repubblica, nell’ambito dell’“Indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario”, Roma, 1° febbraio 2021

Stevanato, Dario
2021-01-01

Abstract

Molti osservatori riconoscono da tempo l’esigenza di una riforma complessiva e strutturale del sistema tributario italiano: l’impianto scaturito dalla riforma degli anni Settanta del secolo scorso ha infatti via via perso i suoi tratti caratteristici sotto i colpi di una produzione legislativa alluvionale completamente priva di sistematicità. Esigenze contingenti di gettito e utilizzi della leva fiscale per le più disparità finalità hanno determinato una frammentazione dei regimi fiscali e un assetto caotico e irrazionale. In questo quadro generale il settore che più di ogni altro ha sofferto è l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Quest’ultima, infatti, non è soltanto la principale fonte di entrate tributarie, ma è altresì il tributo che connota il rapporto di «cittadinanza fiscale», delinea le forme di appartenenza alla comunità nazionale, attua i principi costituzionali di solidarietà e uguaglianza, implica scelte che incidono sulla giustizia distributiva. Ebbene, il vigente sistema italiano di imposizione dei redditi non raggiunge alcuno degli obiettivi che ad esso il legislatore aveva inizialmente assegnato, riuscendo al tempo stesso a generare disuguaglianza, inefficienza, disincentivi al lavoro e ostacoli alla produzione.
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