Sebbene diverse siano le questioni ancora irrisolte, il conflitto siriano può dirsi concluso con la vittoria delle forze lealiste al governo di Bashir al Assad che controllano, ormai, più dell’80% del territorio nazionale. Come noto, durante la guerra civile siriana, Turchia e Iran si sono schierati su fronti opposti, perseguendo obiettivi politici diversi. I governi dei due Paesi, tuttavia, non hanno interrotto i rapporti diplomatici e la sfera economica è sembrata prevalere, favorendo nuove collaborazioni. Il seguente articolo vuole analizzare la possibilità di espansione di un’area di cooperazione lungo il confine turco-iraniano, con gli scambi commerciali facilitati dalla diffusione di valute come la lira turca e il ryal iraniano e, paradossalmente, dalle sanzioni statunitensi imposte ad Ankara e Teheran, a più riprese, negli ultimi anni. Se questa tendenza, già in atto, dovesse consolidarsi, le popolazioni che vivono lungo la frontiera turco iraniana, potrebbero fungere da volano e da esempio anche alle minoranze curde residenti in Siria e Iraq, ponendo nuove prospettive per gli equilibri regionali nel lungo periodo.
La collaborazione turco-iraniana lungo le aree di confine. Sanzioni, politica energetica e prospettive geo-economiche in Medio Oriente
maurizio scaini
2022-01-01
Abstract
Sebbene diverse siano le questioni ancora irrisolte, il conflitto siriano può dirsi concluso con la vittoria delle forze lealiste al governo di Bashir al Assad che controllano, ormai, più dell’80% del territorio nazionale. Come noto, durante la guerra civile siriana, Turchia e Iran si sono schierati su fronti opposti, perseguendo obiettivi politici diversi. I governi dei due Paesi, tuttavia, non hanno interrotto i rapporti diplomatici e la sfera economica è sembrata prevalere, favorendo nuove collaborazioni. Il seguente articolo vuole analizzare la possibilità di espansione di un’area di cooperazione lungo il confine turco-iraniano, con gli scambi commerciali facilitati dalla diffusione di valute come la lira turca e il ryal iraniano e, paradossalmente, dalle sanzioni statunitensi imposte ad Ankara e Teheran, a più riprese, negli ultimi anni. Se questa tendenza, già in atto, dovesse consolidarsi, le popolazioni che vivono lungo la frontiera turco iraniana, potrebbero fungere da volano e da esempio anche alle minoranze curde residenti in Siria e Iraq, ponendo nuove prospettive per gli equilibri regionali nel lungo periodo.File | Dimensione | Formato | |
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