Il contributo indaga la figura dell’intagliatore bellunese Antonio Carlo Dolabella, frate cappuccino e meglio noto con il nome di Francesco Dalla Dia (1711-1788); si propone una rilettura della sua produzione alla luce di alcune nuove acquisizioni al suo catalogo, in particolare per quanto riguarda la tipologia dei Crocifissi devozionali di piccole dimensioni. Di questi ultimi è stato ricostruito un significativo nucleo che documenta in modo molto efficace la dipendenza dalle creazioni di Andrea Brustolon. Attraverso puntuali confronti è stato poi possibile attribuire al frate bellunese anche il San Francesco d’Assisi in meditazione in legno policromo della chiesa bellunese di San Pietro.
Francesco Dalla Dia e l’eredità brustoloniana: appunti per nuove letture
Massimo De Grassi
2021-01-01
Abstract
Il contributo indaga la figura dell’intagliatore bellunese Antonio Carlo Dolabella, frate cappuccino e meglio noto con il nome di Francesco Dalla Dia (1711-1788); si propone una rilettura della sua produzione alla luce di alcune nuove acquisizioni al suo catalogo, in particolare per quanto riguarda la tipologia dei Crocifissi devozionali di piccole dimensioni. Di questi ultimi è stato ricostruito un significativo nucleo che documenta in modo molto efficace la dipendenza dalle creazioni di Andrea Brustolon. Attraverso puntuali confronti è stato poi possibile attribuire al frate bellunese anche il San Francesco d’Assisi in meditazione in legno policromo della chiesa bellunese di San Pietro.File | Dimensione | Formato | |
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