Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno drammaticamente riportato all’attenzione le questioni della prossimità e della fruibilità di spazi pubblici e servizi essenziali (Marchigiani 2021; Marchigiani, Bonfantini 2022). Le agende internazionali invitano però da tempo ad affrontare con decisione i profondi cambiamenti spaziali, socio-demografici, economici e ambientali in atto, a partire dal riconoscimento della possibilità di muoversi in autonomia come un diritto di cittadinanza da assicurare a tutti, nel rispetto delle diverse capacità di ciascun individuo (fisiche, motorie, sensoriali e cognitive), e di una pluralità di stili di vita e contesti dell’abitare (centrali, periferici e marginali) (Garofolo, Marchigiani 2019). Negli ultimi anni il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste (DIA) ha intrapreso studi e percorsi di collaborazione con diversi settori della Regione Friuli Venezia Giulia impegnati nella definizione di strumenti per il governo del territorio e delle trasformazioni urbane. Accomunate dal ruolo strategico assegnato ai temi dell’accessibilità estesa e inclusiva a contesti spaziali, attrezzature e servizi, tali pratiche di ‘ricerca orientata all’azione’ offrono spunti per riflettere sulle molte scale e declinazioni con cui la ‘messa all’opera’ di questi temi può farsi leva di rigenerazione territoriale e urbana.

In Friuli Venezia Giulia, tre occasioni per ‘mettere all’opera’ i temi dell’accessibilità

Elena Marchigiani
;
Ilaria Garofolo
2022-01-01

Abstract

Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno drammaticamente riportato all’attenzione le questioni della prossimità e della fruibilità di spazi pubblici e servizi essenziali (Marchigiani 2021; Marchigiani, Bonfantini 2022). Le agende internazionali invitano però da tempo ad affrontare con decisione i profondi cambiamenti spaziali, socio-demografici, economici e ambientali in atto, a partire dal riconoscimento della possibilità di muoversi in autonomia come un diritto di cittadinanza da assicurare a tutti, nel rispetto delle diverse capacità di ciascun individuo (fisiche, motorie, sensoriali e cognitive), e di una pluralità di stili di vita e contesti dell’abitare (centrali, periferici e marginali) (Garofolo, Marchigiani 2019). Negli ultimi anni il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste (DIA) ha intrapreso studi e percorsi di collaborazione con diversi settori della Regione Friuli Venezia Giulia impegnati nella definizione di strumenti per il governo del territorio e delle trasformazioni urbane. Accomunate dal ruolo strategico assegnato ai temi dell’accessibilità estesa e inclusiva a contesti spaziali, attrezzature e servizi, tali pratiche di ‘ricerca orientata all’azione’ offrono spunti per riflettere sulle molte scale e declinazioni con cui la ‘messa all’opera’ di questi temi può farsi leva di rigenerazione territoriale e urbana.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
UI 2022.pdf

Accesso chiuso

Tipologia: Documento in Versione Editoriale
Licenza: Copyright Editore
Dimensione 10.82 MB
Formato Adobe PDF
10.82 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/3034258
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact