L’articolo prende in esame la presenza di schiavi musulmani all’interno del Bagno di Livorno nel XVII secolo, soffermandosi sulla loro esistenza quotidiana ed in particolare sulle relazioni da essi intrattenute con gli abitanti della città. L’analisi di alcuni processi inquisitoriali conservati presso l’Archivio arcivescovile di Pisa ha portato ad evidenziare l’esistenza di casi in cui clienti cristiani ricorrevano alle arti magiche dei "turchi", dettagliatamente descritte e perciò confrontabili con la tradizione islamica nordafricana. Questo fenomeno si dimostra allo stesso tempo frutto di un’ideologia che associava gli infedeli al mondo demoniaco ma anche uno dei canali attraverso cui si esercitava il confronto culturale tra le due sponde del Mediterraneo.
Il "turco" e l'inquisitore. Schiavi musulmani e processi per magia nel Bagno di Livorno (XVII secolo)
SANTUS C
2011-01-01
Abstract
L’articolo prende in esame la presenza di schiavi musulmani all’interno del Bagno di Livorno nel XVII secolo, soffermandosi sulla loro esistenza quotidiana ed in particolare sulle relazioni da essi intrattenute con gli abitanti della città. L’analisi di alcuni processi inquisitoriali conservati presso l’Archivio arcivescovile di Pisa ha portato ad evidenziare l’esistenza di casi in cui clienti cristiani ricorrevano alle arti magiche dei "turchi", dettagliatamente descritte e perciò confrontabili con la tradizione islamica nordafricana. Questo fenomeno si dimostra allo stesso tempo frutto di un’ideologia che associava gli infedeli al mondo demoniaco ma anche uno dei canali attraverso cui si esercitava il confronto culturale tra le due sponde del Mediterraneo.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.